Una ricerca che dice la verità sullo stato dell’educazione.
Recentemente, in uno dei tanti incontri con le scuole organizzati nella libreria dove lavoro, abbiamo ospitato una V classe delle elemetari. A differenza di tutte le volte precedenti, saltava all’occhio la ragguardevole presenza di accompagnatori adulti, troppi per una pattuglia di una trentina di ragazzi. Ma tant’è.>>



All’epoca di Mao non c’erano ricchi. Dal 1949 lo stato procedette a togliere tutti i beni e nazionalizzarli. La proprietà era vista come simbolo della classe sfruttatrice del proletariato. Durante le riforme agrarie le terre furono espropriate così come le fabbriche furono confiscate e “fuse” obbligatoriamente con le imprese pubbliche o comprate semplicemente dallo stato centrale. Il crollo dei beni di prima necessità rese tutti poveri. Proprio tutti quanti. Eppure, tutti cominciarono a gridare che il popolo non avrebbe abbandonato la lotta di classe.
Insomma, Patrick Modiano si è gudagnato il Nobel per la sua eterna ricerca sull’occupazione nazista e il peso che la dittatura ha avuto sulla società civile francese di allora. L’accademia, mi ripeto nella citazione, ha detto: “Per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferabili e scoperto la vita durante l’occupazione (nazista).>>

