Per usare le parole della nostra discaia, “La chiusura di un locale Jazz è un lutto di tutti”. In specie se, come nel caso del Conor Byrne di Seattle, ha fatto la storia della musica dal vivo trasformando per sempre, come una gentrification urbana, la vita del suo quartiere e della città intera.
La passione di Artemisia
Artemisia Gentileschi è tutt’ora amata per il suo straordinario talento artistico giunto fino a noi da un tempo remoto. Il suo coraggio nello sfidare le convenzioni sociali nemiche delle donne, allora come oggi, e il suo impatto sulla storia dell’arte, incarnano la sua straordinaria storia personale. La sua vita e la sua opera sono un esempio di resistenza e determinazione, che continua a ispirare artisti e appassionati d’arte in tutto il mondo. Marina Andruccioli ci restituisce la sua storia intercettata dalle parole di Susan Vreeland.
Libroscopo di Marzo e alterne fatiche
Un cielo molto particolare, quello di Marzo, con il Sole e alcuni pianeti in transito da parte a parte. Significa opportunità e benessere per molti e relazioni affettive di buon livello per alcuni. Altri segni saranno influenzati negativamente e dovranno aspettare il classico giro di giostra. Non disperino: la felicità arriva per tutti. Acquario, Bilancia, e Gemelli molto bene. Pesci segno del mese.
Gli Indiani d’America e la poesia
Per un lettore nuovo, diciamo così, forse attratto dall’incontro con una potente singola poesia o un poeta, questo raccontare di storie, offre qualcosa di genuino anche in fatto di testo poetico – quindi metrica e suono – rapporto tra questi e la storia e le biografie dei nativi americani. I lettori più smaliziati troveranno conferma dalle letture di provenienza, come il saggio, storico, “Seppellite il mio cuore Wounded Knee” o la famosa raccolta dei nativi americani di G. W. Cronyn.
Francesca Lombardi racconta in un parnaso di storie una tradizione orale prima che scritta arrivata fino a noi.
Come riconoscere un libro brutto da alcuni inequivocabili segnali: premessa
Con questo articolo, si vuole inaugurare un ciclo didattico su come riconoscere – e aderendo al progetto evitare – un libro brutto. Sarà bene intendersi.
Che cos’è un libro brutto? Un libro brutto è una qualsiasi sensazione tra l’amaro in bocca e la grande delusione, un primo appuntamento andato male, un vestito acquistato e poi mai messo; nei casi più gravi è come un bluff amoroso, di quelli che, per fortuna, non fanno troppo male eppure un pochino pesano lo stesso, perché la brutta fine di una storia non è mai bella. Un amico una volta mi ha detto che prova verso i libri brutti la stessa sensazione di quando da ragazzo giocava a pallone e una partita finiva 0 a 0.
L’insostenibile leggerezza dell’imprevedibilità.
La mia amica Paola Manduca dice che sono un lettore prevedibile perché amo certi scrittori i cui libri sono quasi a mono-tema e, peggio, certe scrittrici tipo Siri Hustvedt che sono poco immaginifiche e troppo realiste non fosse altro che, nella fattispecie, è pure sposata con Paul Auster. Il che è tutto dire. La verità è che non sopporta il fatto che le abbia fatto comprare “Quello che ho amato” scoprendo, tempo dopo, che l’ho fatto comprare anche molte altre persone. Sono stato un libraio, dopotutto.
Podcast. Dove nasce il Funky: Roy Ayers
Roy Ayers, artista al quale la nostra discaia dedica questo articolo, è uno dei mostri sacri del Jazz-Funk. Ai molti, è forse meno conosciuto di personaggioni come Marvin Gaye, Isaac Heyes e Chuck Mangione. Tutt’ora in attività, è tra i pionieri del jazz-funk e dell’acid jazz. Da giovane è stato “un fico da paura” a dirla con Francy Schirone nel suo articolo di giro.
Storia di un’italiana chiamata Cicilla
Il brigantaggio come lotta di classe. Tema caro a Gramsci e ripreso dalla sinistra più volte. La lettura di “Italiana”, il libro di Giuseppe Catozzella, ammette Davide Zotto nella sua scheda, “funziona e si legge con piacere”. Detto ciò, confessa di non essere riuscito a leggerlo semplicemente come un romanzo lasciandolo pieno di interrogativi nell’ambito storico. Motivo di per sè sufficiente per indagarli e scriverne.
Come sarà la nostra casa quest’anno? Alcune idee.
Abbiamo appena salutato il 2023 ed entriamo nelle nuove attività del 2024 ed è tempo di abbracciare la nuova ondata di tendenze dell’arredamento domestico che sono destinate a ridefinire i nostri spazi abitativi. Da quelle audaci e belle a quelle raffinate e sostenibili, queste tendenze catturano lo spirito d’innovazione e l’estro personale.