Ma già prima di giugno

“Il libri più veri (…) sono libri che ripetono, che riassestano, che rendono più chiare le lezioni della vita; che ci liberano da noi stessi, ci costringono a far conoscenza con gli altri, e ci mostrano il tessuto dell’esperienza (…) con un totale mutamento di prospettiva, proprio perché una volta tanto se ne sta zitto, e cancellato, quel noioso e mostruoso ego normalmente in carica.”

Mens sana in corpore sano. Murakami e l’arte di correre

Fabrizio Fides è un bravo libraio e intellettuale. Il suo sarcasmo ai commenti sul Nobel al poeta svedese Transtromer nascondevano, non troppo, la sua profonda delusione per il mancato premio a quello che considera il più grande scrittore vivente. Naturalmente condivido la sua delusione anche se da sempre faccio il tifo per Philip Roth, il quale, a questo punto, può presentarsi davanti al suo Creatore senza l’ambito riconoscimento. Chi mi legge lo sa da sempre: è Roth il più grande, Murakami è solo il suo gregario.
L’articolo che segue è, in definitiva, un omaggio al grande “secondo” di Kyoto sperando che un giorno possa andare a prendersi a Oslo la sua pergamena.

Un mondo malato pieno di guerre

L’attuale sistema internazionale è caratterizzato da profonda instabilità. Rispetto agli anni della Guerra Fredda, il mondo di oggi sta mutando a velocità straordinarie e la sua evoluzione diventa di difficile lettura.Questa profonda trasformazione, e l’emergere di tematiche sempre meno caratterizzate dall’ideologia e sempre più da valori “pre-moderni” come quelli etnici o religiosi, sta provocando generalizzata insicurezza e faglie di crisi in tutto il globo.

Nightmares! Non spegnete quella luce

“… L’unico mostro è fuori dalla scuola e si chiama paura ma non sconfiggerà i bambini di Cypress Creek. State uniti e andate tutti nella mensa. Lasciatevi scivolare lungo il condotto della pattumiera e vediamoci fuori…”

Il primo libro di una trilogia di avventure esilaranti e spaventose in cui il protagonista, Charlie, assieme ai suoi amici devono affrontare le loro paure per salvare la città… Dormire e sognare non è mai stato così pauroso!

L’amore non c’entra di Luca Martini

Quanto amore c’è nelle nostre vite? Quanto influisce nelle nostre scelte, nei nostri comportamenti?
E la sua assenza come ci trasforma? Parliamo di amore a 360 gradi, amore sentimentale, per un amico, un figlio, per la musica, l’arte, o semplicemente per la vita.
I diciotto racconti che compongono la raccolta L’amore non c’entra di Luca Martini potrebbero fornire delle risposte a questi interrogativi, oppure dimostrarci che non serve immaginare trame elaborate per colpire la sensibilità del lettore perchè in ogni gesto quotidiano, a volte anche banale, raccontato in queste storie, ritroviamo tutta la drammaticità o la tenereezza o l’assurdità o l’ironia dell’esistenza.