La paura delle donne. Intervista a Marcela Serrano

Nove donne si ritrovano lo stesso giorno nello stesso luogo, chiamate dalla terapista che hanno in comune, per raccontare la loro storia. Non si conoscono, per cui raccontano le loro vicende dal principio. Insieme alle loro vite, raccontano le ragioni per le quali sono andate in terapia. Natasha, la terapeuta, è la catalizzatrice, il filo conduttore di ogni storia, ma non ascoltiamo mai la sua voce, anche se sappiamo che è presente. Nell’ultimo capitolo conosciamo la storia di Natasha, raccontata da un’altra donna ancora. Sono tutte donne molto diverse tra loro, come dimostrano le loro origini, professioni, età, estrazione sociale e linguaggio.

Stan e Mabel

 

… La signora richiama gli animali sul palco e si rivolge alla platea.
Stimati membri della giuria, abbiamo sottovalutato dei musicisti di raro talento.
Ecco a voi: la più grande Orchestra di ANIMALI del mondo!
Dopo un silenzio che sembrava interminabile, un giudice lentamente si alza e comincia ad applaudire, poi, un altro e un altro, ancora … finché sono tutti in piedi a battere le mani entusiasti … “

michela murgia

Storia di pagine strappate

di Michela Murgia

L’altro giorno sono entrata nella libreria di Cagliari dove di solito mi servo e ho fatto quello che faccio sempre prima di decidere cosa acquistare: per mezz’ora ho guardato i libri. Il mio libraio è un vero libraio, un tipo in gamba, non di quelli che ti arrivano addosso mentre sbirci gli scaffali declamando come un mantra “in cosa possa esserle utile?” O invadente commesso di libreria, fattene una ragione: non puoi essermi utile, a meno che i tuoi occhi non possano vedere i libri al posto mio. Il mio libraio, che è un vero libraio, questa cosa non la fa: invece aspetta.

Podcast. Gil Scott Heron. La caduta di un Blackness

I suoi messaggi contro la guerra, contro l’uso delle armi, contro la politica antisociale di un attore riconvertito presidente (Reagan in B movie) e sulle discriminazioni razziali dell’America hanno le ambizioni di essere universali e di parlare a tutti. Tale è la sua opera: l’unione del meglio di tutta la musica nera dal jazz, al blues, al soul; per approdare al funk e alla dance. Musiche insieme semplici e raffinate, fuse in un bollente calderone dove a dominare sono i toni e i colori “neri”. E’ il trionfo della blackness; i neri d’America sentivano di dover urlare di più per farsi sentire in un mondo che di loro non ne voleva sapere. Ecco perché Gil Scott-Heron e il suo The revolution will not be televised piacciono molto ai rappers e agli hip hoppers di ultima generazione e il suo nome viene sempre citato tra gli ispiratori. I suoi messaggi sono stati per tutti gli anni Settanta quelli che hanno raccontato meglio la vita del ghetto e della popolazione nera.

Bruno Contigiani. La felicità sul lavoro ha i suoi comandamenti.

Lavorare con lentezza è dedicato a tutti quelli che vanno al lavoro pensando di partecipare alla più grande avventura della loro vita anche quando il lavoro fa schifo… o quasi. Sono quelli che stanno cambiando il mondo. Dal basso. Anche se in pochi se ne accorgono. Sono quelli che non hanno abbandonato i loro sogni in un cassetto e non rinunciano a realizzarli, quasi un miracolo all’insegna dello sloworking. Essere ambiziosi e altruisti è una delle chiavi per arrivare alla realizzazione dei nostri piccoli e grandi progetti. Condividere le proprie scoperte con il mondo e fare del proprio stile di vita un nodo della rete da vivere in un continuo open source.

I gattopardi. L’attualità del capolavoro di Tomasi di Lampedusa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal gruppo di lettura degli Amici del Libro di Montichiari

“Poche ore dopo la mezzanotte del 23 luglio 1957, Tomasi di Lampedusa moriva nel sonno.
Solo un anno prima, quando il mortale destino era ancora ignoto alle righe de Il Gattopardo e alla consapevolezza del suo autore, il principe di Lampedusa andava scrivendo il romanzo che l’avrebbe reso eterno. Non c’è da stupirsi che il primo approccio con lo scritto sia fallimentare, poiché è da studenti che generalmente se ne conosce l’essenza, nel vincolo di un dovere che ruba la bellezza a una memorabile prosa, da qualcuno definita “d’arte”. Il fascino dell’opera si svela poi negli anni, quando scorrendo lo sguardo sopra una fila di vecchi libri, si torna a leggerlo. E Il Gattopardo, tanto per intenderci, «è uno di quei romanzi nei quali, anche quando la macchina del racconto sembra incepparsi o rallentare di ritmo, c’è sempre almeno un motore di riserva che funziona» (Geno Pampaloni)

Aher Arop Bol, Il ragazzo perduto.

Una fiaba sudanese narra di quattro animali – un leone, una iena, un serpente e un ghepardo – che un tempo dividevano una capanna in un piccolo villaggio. Vivevano in perfetta armonia, finché non decisero che avevano bisogno di regole per garantire un maggiore rispetto reciproco. Così fecero una riunione in cui si chiese a ciascuno di illustrare agli altri i propri desideri.
Il primo a parlare fu il serpente. «Sono lieto di informarvi che non ho problemi con nessuno» disse. «Ma dato che la comprensione tra noi è importante, vi dirò che l’unica cosa che odio è essere toccato, anche per sbaglio. Se qualcuno mi tocca, sarò in guerra con lui.»

Tiziano Terzani. Da bestseller a fatto sociale

Il nostro amico Àlen Loreti ha presentato con Angela Terzani a Faenza il 18 ottobre, l’uscita del secondo meridiano di Terzani. E’ stato un bellissimo evento che ha richiamato l’attenzione della stampa. Di seguito pubblichiamo l’intervista che Àlen ha rilasciato ad Andrea Palli per il Fatto Quotidiano.

Anche Tiziano Terzani ha i suoi “Meridiani”. La collana Mondadori che raccoglie le opere dei più grandi scrittori gli ha dedicato due volumi. L’imolese Àlen Loreti ha curato l’edizione con notevole rigore scientifico. Un ingente archivio di documenti, foto e corrispondenze è stato messo a sua disposizione dalla moglie di Terzani. “Sono stati due anni di lavoro intensi. Angela Terzani mi ha fornito moltissimo materiale da esaminare”, spiega Loreti, “ma la parte più impegnativa è stata sintetizzare la mole di appunti, lettere, diari, taccuini e concentrarli in 130 pagine che sono la prima vera cronologia organica della vita di Terzani. Saperla soddisfatta è per me il riconoscimento più grande”.