Chiuso il BookAvenue Book Festival 2011. Un successo.

Il BookAvenue Book Festival 2011 si chiude, ancora una volta con un indiscutibile successo. Desideriamo condividerlo con tutti coloro che hanno partecipato a questa festa e che hanno consultato, con migliaia di visite, le pagine di questo sito nella sua brevità. I conti li faremo più tardi e ve li faremo conoscere.
Abbiamo voluto dedicare alla letteratura d’esordio un pò di visibilità e anche di speranza. Sappiamo quanto sìa difficile il lavoro della piccola editoria per difficoltà distributiva e promozionale e lo spirito che muove le azioni che stanno dietro il nome di una casa editrice.
Se non altro, abbiamo “smosso le acque” e messo un pò di disordine nelle vite degli autori per qualche giorno. E’ stata, speriamo, una bella esperienza per i giovani talenti che hanno presentato le loro opere e ai quali, va il nostro più caldo augurio di farle conoscere ad un più ampio pubblico.>>

Massimiliano Smeriglio, Garbatella combat zone

Può uno cui «vengono bene» le rapine provare solidarietà verso gli sfruttati? Può, uno che vede e percepisce le innumerevoli ingiustizie del mondo, fare il criminale? A leggere il romanzo di Massimiliano Smeriglio («Garbatella combat zone», edito da Voland) parrebbe di sì. Del resto, per capire di cosa stiamo parlando citiamo una riga, suprema chiave interpretativa della fatica dell’autore che compare a pagina 136: «Il tema delle coerenza lo svolgeva su un canovaccio tutto suo, incomprensibile ai più». L’incoerenza, dunque, come dramma esistenziale: è questo il tema dominante di un romanzo difficile da dimenticare.

Cosa ti perdi se spariscono i librai?

di Michela Murgia

Questa domanda è urgente perché i librai in Sardegna (ma non solo in Sardegna) stanno sparendo davvero.
Il più delle volte abbassano le serrande in silenzio e cambiano mestiere, ma di tanto in tanto qualcuno di loro – come ha fatto la libreria Odradek di Sassari – decide di rendere pubblica l’imminenza della propria sparizione. Lo fanno perché “cosa pubblica” per loro è quello che fanno e “risorsa pubblica” hanno creduto di essere in quanto librai.

Imprese commerciali, certo, ma anche centri naturali di diffusione della lettura, consulenti personali di clienti chiamati per nome e cellule staminali di resistenza culturale per i loro territori.
Anche gli scrittori – nello specifico quelli sardi – sono convinti che il libraio sia qualcosa di più di uno che vende libri e percepiscono come un gravissimo danno alle comunità la scomparsa progressiva delle librerie indipendenti. Lo ritengono un problema dell’intero sistema editoriale, non del singolo libraio.

michela murgia

L’Antartide di Laura Pugno

di Michela Murgia

Immaginate che vostro padre muoia e il notaio vi comunichi che tutto quello che avrebbe dovuto spettarvi per diritto ereditario sia invece finito nelle casse di una strana casa di riposo, un luogo ameno e fuori dai tracciati che sta sul confine tra l’Italia e un’altra nazione. Se il vecchio genitore in quella casa non è mai stato ospite, forse anche al figlio più distaccato potrebbe venire voglia di andare a scoprire cosa c’è dietro quel lascito incomprensibile.

Fantavolieri

fantavolieri… Tantissimi uccelli di carta giocavano ad inseguirsi
planando e risalendo.
Il cielo era saturo di colori e di grida,
era come una danza nell’aria
in cui ognuno recitava la sua parte
sincronizzando perfettamente
il volo con quello degli altri.
Linda era estasiata e rimase così,
con il naso all’insù, la bocca spalancata
in un sorriso pieno …  ” (pag.14)