Una strana fortuna

Per un pomeriggio intero, la madre di Maurice cuce con grande attenzione le stelle sui grembiuli di scuola. Si siede vicino alla finestra nell’unica stanza della loro casa e Maurice, coi suoi fratelli, la guarda lavorare con grande interesse.
Cuce a piccoli punti serrati, precisi, uno dopo l’altro. Tutto quello che fa mia madre, pensa Maurice, lo cerca sempre di fare con tutto l’impegno e la cura che può.
Quelle stelle si era dovuto comprarle e si erano usati i “buoni per i tessili” che il Comune ormai distribuiva col contagocce. Bisogna comprarsele pagarsele e cucirsele da sé. E’ importante che le stelle siano cucite in modo solido. Si dice che una stella cucita male potrebbe procurare guai seri…

Il IX Rapporto Civita le citta’, le politiche culturali per una concreta strategia di sviluppo

I centri urbani rappresentano un “banco di prova” importante per verificare le potenzialità dei processi di valorizzazione della Cultura, in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, rafforzamento degli elementi di identità e coesione sociale in tempi in cui la crisi economica accresce le divisioni e i contrasti sociali con l’obiettivo dell’ incremento del potenziale “attrattivo” per un ritorno concreto in termini economici e di benessere anche oltre il concetto tradizionale di PIL. La Cultura, infatti, rappresenta per la Città un elemento imprescindibile di sviluppo e crescita perché, conferendole un elemento di specializzazione ed identità forte, la rende in grado di proteggersi dal pericolo della competitività e crearsi una rendita di posizione ben consolidata.

Podcast. La solitudine dell’eroe: Thelonius Monk

Monk nacque a Rocky Mount (North Carolina) il 10 ottobre del 1917 in una famiglia modesta nella quale la musica era presente grazie alla madre cantante di gospel e spiritual nella chiesa locale; trasferitosi ben presto a New York, Monk iniziò fin da adolescente una vita “on the road” passata a suonare nei locali di stride-piano – i cui echi non lasceranno mai il suo pianismo – dove arricchisce il suo bagaglio musicale. Ciò diverrà fondamentale per la formazione della nuova “cosa” nascente in ambito jazzistico, ovvero il be-bop, che con Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Charlie Christian e Kenny Clarke egli contribuì a far nascere.
Ma Monk non era un bopper, o almeno non era “solo” quello; l’adesione al famoso modo di dire dei bopper “io suono la mia musica e non mi interessa se ti piace o no” non era per Monk un atteggiarsi, ma qualcosa di naturale, semplicemente un modo per essere se stesso. E la sua storia musicale orgogliosamente autarchica lo dimostra apertamente.

Salto in basso

Cos’ è se vi pare. Il dado è tratto. Obtorto collo.
Mario Monti ha detto no. Le Olimpiadi a Roma non si faranno. Per la verità Monti non ha deciso di non fare le Olimpiadi, ma non ha firmato la “fidejussione” per garantire la candidatura di Roma. Ha fatto bene? Ha fatto male? Chissà. Il tempo aiuterà a capire le cose. Certo è che l’Italia non se la passa bene e l’esperienza consolidata di anni di sperperi e di opere incompiute, a fronte di stratosferici stanziamenti, avrà convinto il premier dell’austerity a non allargare la cinghia in questo momento di risparmio in ogni dove.
La “lotta greco- romana” non ha permesso di correre rischi. Un” salto triplo” nel buio non avrebbe permesso la “maratona” per arrivare a superare la selezione. Ora inizierà il “tiro a segno” sulle responsabilità con una “lotta libera” tra chi voleva le olimpiadi agendo con grinta da “pugilato” e tra chi non le voleva (con motivazioni evidenti) che risponderanno con la precisione tecnica della “scherma”.

Ti amo

ti amo C’erano una volta,
in un tempo non troppo lontano innumerevoli cuori che ruotavano …
Giravano senza sosta, sempre alla ricerca di questo o di quello
E di chissà che cos’altro.
E così avveniva che ogni cuore
Andasse per la sua strada tutto solo …

Ecco un altro libro per parlare di educazione sentimentale.
Innamorarsi non è difficile. Succede, semplicemente. Più difficile è restare vicini e vivere l’amore… [ continua ]

philiproth elabora by ©mg

Goodbye Mr. Roth

Qui finisce la mia odissea con Roth. E con quale miglior scelta se non di finire dall’inizio? Si perché Roth mi ha saziato a tal punto come l’acqua che scorre dai lati della bocca mentre la gola indugia al sorso ulteriore. Basta, non ne vogliamo più. Così, con evidente logica e tranquillità d’animo, dico addio al mio a…

Podcast. Tributo a Whitney Houston

La sua voce sembra essere quasi sospesa, una breve pausa di silenzio che è un tutt’uno con le note di prima e di dopo. E’ “I will always love you”, la canzone con la quale Whitney Houston sarà ricordata per sempre. Se non l’avete ascoltato prima quel silenzio, tornate indietro e ascoltatelo; si tratta di “buco” seguito dalle parole: la “I” (io) all’inizio del ritornello e “you” (tu) alla fine, tenute a bada quasi a fil di voce con una lunghezza di tono superiore a qualsiasi altro/a cantante abbia mai provato a sostenerle. Lei con un controllo pazzesco della voce canta quelle sillabe una ad una che da sole valgono un Grammy. Canta le parole in modo diverso da tutto il resto; in un primo momento è con amore, poi con convinzione, poi con disperazione. Un dramma che dura quattro minuti. L’esplosione che ha trasformato una storia d’amore in una storia di solitudine. Whitney Houston sapeva di avere una voce.

Istruzione, bene comune?

La pubblicazione del libro della Fondazione ASTRID, “Istruzione e bene comune idee per la scuola di domani” a cura di Franco Bassanini e Vittorio Campione, edito da Passigli, è come si dice alla fine della introduzione al volume, “un contributo alla discussione aperta”in tema di innovazione del sistema educativo, formativo e professionale per perseguire il principio costituzionale di “Istruzione come bene comune”, un contributo autorevole, critico, propositivo aperto al confronto libero e alla logica bipartisan.