Il Nobel logora chi non ce l’ha. Anche Philip Roth

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Ognuno ha le proprie ossessioni senili. Philip Roth, che non ne avrebbe per nulla bisogno, ha quella per il Nobel, sempre agognato, mai vinto.

A Los Angeles, alla presentazione di un documentario sulla sua carriera, Roth ha attaccato il comitato del premio: «Ho corso con cavalli molto veloci – ha detto Roth, citando William Styron, E.L. Doctorow, John Updike e Joyce Carol Oates, tutti giganti della letteratura americana esclusi dal prestigioso riconoscimento dell’Accademia di Stoccolma -. Ma il comitato del Nobel non è d’accordo con me. Ci giudicano provinciali. Provinciali saranno loro». Finendo per fare, al netto del suo talento assoluto, la figura del provinciale.

L’attualità e la modernità del Partito d’Azione

Il dibattito sull’esperienza del Partito d’Azione e gli azionisti non sembra cedere all’usura del tempo tanto quanto al conflitto con cui il dibattito su quell’esperienza politica prosegue tra accuse e falsi revisionismi in specie per accusare la formazione politica e i suoi esponenti, di “astrattezza”, di “velleitarismo”, di “rigidità moralistica”. 
Per fortuna, col suo saggio su “Il Partito d’Azione e gli italiani”, lo storico Claudio Novelli ha rimesso un poco d’ordine portando alla luce nuove fonti documentali, e proponendoci di rivisitare quegli anni, prima drammatici e poi (anche) esaltanti.

I misteri della Trinacria tra Storia e Leggenda Un libro ‘inquietante’

Dalla strage di Ustica all’omicidio di Peppino Impastato, dagli Elimi al simbolo della Sicilia. Un’indagine di uno scrittore, Enzo Di Pasquale, ci guida per mano attraverso i sorprendenti segreti di una terra tutta da capire

Dai misteriosi Elimi all’orrendo delitto politico-mafioso di Peppino Impastato. Dalla tragedia di Ustica all’affascinante simbolo della Trinacria a molto altro ancora. La Newton Compton manda in libreria. Misteri, crimini e segreti della Sicilia di Enzo Di Pasquale (già noto al pubblico per il romanzo, sempre di ambientazione siciliana, Ignazia) che ci regala 281 pagine di alta divulgazione.

La tecnologia è umana

Kevin Kelly appartiene a quella ristretta cerchia di pensatori in grado di cogliere le grandi traiettorie che attraversano la storia, e di svelarne la trama. In Quello che vuole la tecnologia Kelly ci racconta come la tecnologia nel suo complesso non sia solo un guazzabuglio di fili e metallo, ma un organismo vivente e in continua evoluzione, con esigenze proprie e tendenze inconsce.

Le primarie della cultura promosse dal FAI

Ventuno giorni, dal 7 al 28 gennaio, per votare online le priorità nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente da indicare a chi si candida a guidare il prossimo governo: sono queste le Primarie della cultura, un’iniziativa ispirata dai gruppi Giovani del FAI – Fondo Ambiente Italiano, aperta a tutti i cittadini italiani. Testimonial d’eccezione della competizione, che si inserisce nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, sono cinque personaggi simbolo della storia del bello del nostro Paese: Giotto, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Giuseppe Verdi, Federico Fellini.

Guida alla prima volta

Abbiamo chiesto alla scrittrice Romana Petri di consigliare a suo insidacabile giudizio una guida al primo libro per neo lettori seconda le categorie di seguito indicate.

Diceva Antonio Tabucchi: «Piuttosto che leggere un brutto libro, meglio sdraiarsi sotto un cielo e guardare le nuvole o le stelle». Il problema, però, è che chi non legge nemmeno si mette a guardare il cielo, resta semplicemente un non lettore. Da insegnante per stimolare i ragazzi alla lettura facevo delle gare. Proponevo nomi di scrittori italiani, almeno una quarantina, loro sceglievano un titolo, lo leggevano e scrivevano una recensione.

Quando tutti erano pronti si dedicava una lezione di due ore alla lettura dei testi, poi i ragazzi votavano e alla recensione migliore io, di tasca mia, offrivo un libro. Era un approccio che aveva grande successo e posso dire con una certa soddisfazione di aver creato lettori abbastanza forti, che ancora oggi mi scrivono e mi raccontano cosa stanno leggendo. 

Di non lettori nel nostro paese ce ne sono molti e allora cerchiamo di buttare giù uno schema ragionato, dividiamoli per categorie e capiamo quale libro potrebbe accendere la luce della passione letteraria. E cominciamo dai più semplici, dalla tabula rasa anagrafica.