Vincenzo Polverino era nato da poco. Doveva essere battezzato l’8 maggio del 1977. Ma quel giorno andò a finire che invece del suo battesimo si dovette celebrare il funerale del padre. Pasquale Polverino, un cameriere di 23 anni, fu ammazzato durante una rapina al ristorante ´La Taverna del Ghiottoª, a Napoli. Lo uccise un colpo alla schiena, sparato da un fucile a canne mozze. Oggi Vincenzo ha 36 anni. Del papà-ragazzo non ha ricordi, conserva solo qualche fotografia e ritagli di giornale.

Invito evento ICWA
Circolo dei Lettori di Torino, Sala Grande
Via G.Bogino, 9, Torino
venerdì 17 maggio, alle ore 18
in collegamento con le giornate del Salone del Libro.
Il pinguino verde
Questa è la storia bella, ma strana,
di un pinguino che voleva esser rana.
Intervista a Valentina Muzzi.

I dialoghi di Bologna. La sfida della cultura
Il Paese con il patrimonio artistico più importante al mondo non è capace di trasformarlo in lavoro e sviluppo. Perché? E cosa si può fare? Ne hanno parlato a Bologna con il direttore dell’Espresso Bruno Manfellotto , Lucia Annunziata, Marzia Corraini, Linus e Marino Sinibaldi
Cosa può fare la cultura per l’Italia, e come cambia il modo di produrla e di usufruirne nell’era di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione. E’ intorno a questo tema che si è sviluppata la terza tappa dei Dialoghi dell’Espresso, la manifestazione che porta il dibattito sulle emergenze nazionali nei principali atenei italiani, alimentando il confronto con gli studenti e con il mondo accademico.

C’è un posto accanto a me
Mamma dice/ Che ogni bambino / Nel cuore ha una rosa/ O un ciclamino.
Lei non conosce/ Bene la scuola/ I miei compagni/ Non sono un’aiuola.
C’è una di quarta sempre arrabbiata/ Che forse nel cuore ha una patata.
E quelli che rubano/ le merendine/ cos’hanno dentro?/ Solo le spine?
O quelli che gridano/ “Ti picchio! Ti picchio!”/ Forse nel petto/ Hanno radicchio.
Ma quello gentile/ Nel banco là in fondo/Scommetto che ha tutti/ I fiori del mondo…

Le sorelle dell’oceano
Mentre fa la verticale reggendosi sulle mani, Katie sogna il mare con le sue acque scure e misteriose. Da qualche parte, nel suo appartamento, suona il telefono. La sveglia sul comodino segna le 2.14 e Katie pensa immediatamente a sua sorella Mia che è dall’altra parte del mondo e sbaglia sempre il calcolo dei fusi orari.
C’è qualcosa di minaccioso e angosciante in quello strano suono nella notte. Katie è preoccupata e mentre sta per raggiungere l’apparecchio pensa alla brutta litigata con Mia del giorno prima. Parole taglienti, dure, velenose. Pensa che ora finalmente potrebbe chiarirsi e forse anche scusarsi con Mia… Fa per rispondere, ma il telefono è muto, non suona più. Forse si è sognata tutto, pensa.

Podcast. Il chitarrista che venne dal freddo. William “Bill” Frisell
Nel corso degli anni Bill Frisell ha contribuito al lavoro di un sacco di gente come, Elvis Costello, Ginger Baker, la…Los Angeles Philarmonic, Suzanne Vega, Marc Johnson, John Scofield, Jan Garbarek, Lyle Mays, Vernon Reid, Julius Hemphill, Paul Bley, Wayne Horvitz, Hal Willner, Robin Holcomb , Bono, Ryuichi Sakamoto, Brian Eno e un bel pò di altri artisti.
Questo per dire che, molto spesso, sottolineo il mio personale legame riguardo artisti dal nome “importante” dimentica, invece, che a parlare di jazz non si finisce mai.
L’ho uccisa perchè l’amavo
Molte volte io e Loredana Lipperini ci siamo incontrate sulle stesse battaglie: dall’uso univoco e strumentale dell’immagine delle donne agli stereotipi di genere, dall’affermazione della consapevolezza del femminicidio alla tentazione di riportare indietro l’orologio dei diritti. Ci siamo spesso domandate come sia stato possibile lavorare per tanto tempo sugli stessi argomenti e non aver mai scritto niente insieme, ma ora abbiamo rimediato.

I piccoli lettori… crescono
I piccoli lettori sono il fiore all’occhiello del nostro sito. Quello che connota di più la rubrica è la vivacità delle molte voci che la compongono e la moltitudine delle esperienze che vi albergano e che la rendono quella che è. E che rende, la nostra, una inesauribile scoperta, accompagnata dall’affetto dei nostri lettori.
Abbiamo qualcosa da dire. Questa è una conspevolezza e anche una responsabilità: in BookAvenue abbiamo capito che la maniera migliore di fare è quella di avere un tono di sobrietà e contenuti. Un mix che siamo riusciti a trovare non senza qualche naturale difficoltà. Di recente abbiamo pure scoperto di essere autorevoli (vero, Antonio Capitano?).