Gli articoli più letti dell’anno. Una breve selezione di dieci articoli per altrettanti libri di dodici mesi di scoperte e passioni, e il racconto di un’anno di cose da fare e vedere negli Elzeviri.
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Gli articoli più letti dell’anno. Una breve selezione di dieci articoli per altrettanti libri di dodici mesi di scoperte e passioni, e il racconto di un’anno di cose da fare e vedere negli Elzeviri.

Per tutta la vita fai finta di averne una perfetta, e mentri sopravvivi cerchi di fare finta che sia vero. Poi arriva qualcuno o succede qualcosa che quella vita ideale che credevi di avere nei sogni, finalmnte prova a realizzarsi.
Ecco la sfida di Marina Andruccioli ai suoi lettori in una scommessa metaletteraria di righe che parlano di alre righe.
Il romanzo è bellissimo.

Revolutionary Road, romanzo dell’americano Richard Yates (1926-1992) pubblicato nel 1961 e ambientato nel 1955, è una seminale, spietata biopsia dei maligni tessuti patologici che covavano dentro le ridenti casette suburbane celebrate dal cinema americano e invidiate dal resto del pianeta. Michele Genchi per il Reading Room

Le persone sagge sono felici con poco, sembra dirci la Clark, tuttavia ogni essere umano saggio secondo Marina Andruccioli è stato in un periodo della sua vita un po’ pazzo e superficiale, e la sua trasformazione è dovuta anche al fatto che ha appreso dall’esperienza e dal dolore soprattutto, che è un grande Maestro.

Lisbona. Una terribile paura ha coinvolto il ministero dei beni culturali portoghese e non per un caso di corruzione e neanche per furto di preziosi rubati, ma per un poeta e… della (sua) corrispondenza. Parliamo del poeta che più di tutti rappresenta l’anima inquieta del Portogallo e dei suoi (esosi) eredi.

Chi è e cosa scritto il Premio Nobel per la letteratura 2025 i cui libri sono stati spesso definiti cupi e provocatori.
Sarà. Ma sono anche comici e profondamente umani. Hallberg, sul NYT, ha detto di lui: “Sembra un tipo che avrebbe potuto passare gli anni ’70 a cantare cover di Dusty Springfield e gli anni ’90 a bighellonare nella cucina di Allen Ginsberg”. Michele Genchi per la famosa rubrica “Tutto quello che…”

Certi libri sono di una bellezza dolorosa. Leggere L’educazione è stato esattamente come guardare lo scintillio del sole sul mare: bellissimo, sì, ma gli occhi si riempiono di lacrime. ”Non sei come la pirite che luccica solo in una luce particolare. Chiunque diventerai, qualunque cosa farai, lo sei sempre stata. Era già dentro di te. Dentro di te. Sei oro. Marina Andruccioli per il libro di Tara Westover, L’educazione.

L’influenza della cultura occidentale su uno scrittore giapponese nato nel dopoguerra non era certo cosí sorprendente di per sé, anzi rispecchiava una formazione comune a un’intera generazione di giovani; ma era la prima volta che queste atmosfere venivano rappresentate nell’ambito della letteratura «alta». Inflluenzato da Kafka, Mishima, Soseki fino a Dostoevskij, alla sua attività ricca e costante di narratore e saggista, Murakami ha affiancato il lavoro di traduzione letteraria facendo conoscere in Giappone l’opera completa di Raymond Carver, oltre a numerosi racconti e romanzi di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Tim O’Brien, John Irving.
Marco Crestani scrive del laboratorio di scrittura di questo grande autore.

Prosegue il racconto di Valeria Belledi su Fedor Dostoevskij tra esperienza personale e critica letteraria e le ragioni per leggere questo gigante della storia della letteratura.
Seconda Puntata.