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Parte oggi la 5a edizione del BookAvenue Book Festival

 

 

 

 

Dal 18 Novembre si aprono le porte del Prefestival della 5a edizione dell’evento che ha cambiato il modo di pensare ad un Festival letterario. Fino al 27 Novembre sarà possibile iscriversi gratuitamente e inserire i contenuti relativi ai libri di esordio e, da quest’anno, sarà possibile presentare i libri in video tramite le tecnologie in uso secondo le linee guida e suggerimenti che gli autori troveranno sul sito.

Nel corso della sua breve storia, il Bookavenue Book Festival è cresciuto rapidamente in termini di dimensioni e portata, tanto diventare una festa: la più grande e dinamica del suo genere nel nostro paese. La prima edizione del Festival ha ospitato solo 20 ‘Incontri con l’Autore’ ma ha fatto partecipare circa 15000 persone che a vario titolo hanno visitato le pagine dedicate all’evento nei soli tre giorni della sua durata. Oggi alla 5a edizione tracciamo un piccolo bilancio di un vero affetto all’evento delle edizioni successive con i 50.000 visitatori medi nelle giornate di attività. Una folla vera alla quale va fin d’ora il mio personale e nostro ringraziamento.

A Emanuela Valentini il BookAvenue BookAward per la terza edizione del BookFestival

Emanuela Valentini è la vincitrice del BookAvenue BookFestival per l’edizione 2011.

Come da tradizione il premio viene proclamato in concomitanza dell’annuncio dell’edizione successiva e consegnato all’autore il giorno dell’inaugurazione della nuova edizione. Emanuela scrive da sempre, lo scorso anno ha partecipato alla festa di inaugurazione del BookFestival in compagnìa di Sara Cicolani, vincitrice a sua volta dell’edizione precedente. Il premio è, quindi, un gesto di testimonianza che passa di mano in mano, anno per anno. E’ nata a Roma nel 1975. Dotata di una fantasia sfrenata e di un’energia travolgente, ama leggere e soprattutto scrivere. Con Il cuore di Lola, che è il suo primo romanzo, ha partecipato al London Book Fair 2011 ed è stata premiata nella XXVIII edizione del “Premio letterario Città di Cava de’ Tirreni”.

Chiuso il BookAvenue Book Festival 2011. Un successo.

Il BookAvenue Book Festival 2011 si chiude, ancora una volta con un indiscutibile successo. Desideriamo condividerlo con tutti coloro che hanno partecipato a questa festa e che hanno consultato, con migliaia di visite, le pagine di questo sito nella sua brevità. I conti li faremo più tardi e ve li faremo conoscere.
Abbiamo voluto dedicare alla letteratura d’esordio un pò di visibilità e anche di speranza. Sappiamo quanto sìa difficile il lavoro della piccola editoria per difficoltà distributiva e promozionale e lo spirito che muove le azioni che stanno dietro il nome di una casa editrice.
Se non altro, abbiamo “smosso le acque” e messo un pò di disordine nelle vite degli autori per qualche giorno. E’ stata, speriamo, una bella esperienza per i giovani talenti che hanno presentato le loro opere e ai quali, va il nostro più caldo augurio di farle conoscere ad un più ampio pubblico.>>

BookAvenue Book Festival. Alla ricerca dell’editore perduto.

di Carla Casazza

Esordire? Non siete soli: dalle agenzie letterarie al BookAvenue Book Festival, sono vari gli strumenti di promozione.
Nella mia rubrica First Circle, qui su Bookavenue, vi parlo di autori esordienti: “scovare” quelli bravi e aiutarli a pubblicare fa parte del mio lavoro. A volte è un cammino faticoso ma estremamente stimolante, soprattutto perché mi dà l’occasione di leggere cose molto interessanti che meritano di essere introdotte nel mercato editoriale. Ovviamente mi capita di leggere anche manoscritti piuttosto “tristi”, ma non è di questi che voglio parlare.
Da questa introduzione probabilmente avrete già capito che di mestiere faccio l’agente letterario e non solo: diciamo che la mia “azienda” si occupa degli autori “chiavi in mano” fornendo loro tutti i servizi utili a portare avanti il proprio lavoro delegando a me e alle mie collaboratrici tutte le incombenze che non siano la scrittura.

BookAvenue Book Festival. Due occhi, una notte insonne e quattro neuroni svegli, regalati a una mano.

di Paola Manduca

Oggigiorno, tutti scrivono libri.
Una frase tormentone che corre da qualche tempo sulle bocche di quei pochi che, con ogni evidenza, non l’hanno ancora fatto. Ed è una frase che, a volerla contestualizzare, circola più dai parrucchieri che nei salotti, per due motivi. Il primo è che nei salotti il rischio di conoscere qualcuno che abbia dato alle stampe il suo preziosissimo manoscritto è più elevato, ed è consigliata prudenza. Il secondo è che dai parrucchieri si leggono giornali che, per quanto discutibili, danno il polso reale di quel che sta accadendo alla nostra società: comici, conduttrici di tg, attori, suore, tennisti, astronauti ma anche perfetti sconosciuti affidano al libro il volano della loro interiorità fino ad allora inespressa, e si lasciano recensire con la voluttà di una vergine ipocrita.