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   Tempo di lettura: 3 minuti

copertinaAlle donne ingiustamente maltrattate, perché questa storia, nella sua semplicità, possa darvi la forza di andare avanti.
Sorprende la maturità narrativa con cui la giovanissima autrice Valentina Papa affronta nel suo romanzo d’esordio “Lacrime di Gioia”, edito da Zerounoundici, il tema delicato e purtroppo sempre attuale della violenza sulle donne.
L’intreccio si dipana attraverso gli occhi dei diversi personaggi che interagiscono con la protagonista, una liceale come tante, con i suoi sogni e le sue passioni, offrendo alla narrazione molteplici punti di vista, piccole tessere di un unico caleidoscopio di emozioni. E sono proprio le emozioni a permeare le pagine di questo romanzo: c’è spazio per la rabbia, l’angoscia, la paura, ma anche per la speranza, l’amicizia e infine l’amore. C’è dentro la vita, insomma. Con i suoi interrogativi senza risposta e con i suoi insperati attimi di felicità.

Ma a volte dietro un sorriso può nascondersi l’inferno. E questo Gioia è stata costretta ad impararlo molto presto. Per di più sui banchi di scuola. Un luogo che dovrebbe offrire cura e protezione e che invece, per lei, si trasforma in un incubo. Lo stesso che, con cadenza diabolica, i suoi aguzzini le fanno vivere ogni giorno. Quattro compagni di classe che, durante l’intervallo, si spogliano della maschera da bravi ragazzi che tanto piace ai professori e indossano il loro lato peggiore, sfogando sul suo corpo indifeso le pulsioni sessuali della loro adolescenza violenta. A raccogliere le sue confidenze e a bagnarsi delle sue lacrime solo un diario, un anonimo quaderno che diventa silenzioso testimone del Male, quando anche le parole non vorrebbero uscire dalla bocca, rifiutandosi di dare corpo a termini tanto orrendi, come stupro, violenza e bullismo. Parole che trafiggono come frecce e che per Gioia diventano un triste vocabolario quotidiano.

Eppure qualcosa è destinato a cambiare. E il filo di violenza e di terrore che ogni giorno si stringe sempre di più nell’animo di Gioia, fino quasi a soffocarla, inizia a mostrare dei piccoli cedimenti. Fino ad essere tagliato del tutto. E così la luce in fondo al tunnel di dolore riaccende il cuore di Gioia di nuove speranze, permettendo alla vita di tornare a irrompere con il suo carico di sogni e di passioni. No, non ci sarà più posto per la spensieratezza di un tempo. Adesso per Gioia è il momento di una nuova consapevolezza, che trasformerà il ricordo di una ferita ancora sanguinante in una grande lezione di vita: sul male, sul bene, sul coraggio di ribellarsi, sul confine spesso sottile che divide vittime e carnefici.

Un libro che cambia, nella forma, la sostanza di una storia che si ha in fondo la sensazione di aver letto già diverse volte. E’ la storia di tutte le donne maltrattate, spesso vittime senza nome che la società tende troppo velocemente a dimenticare. Perché ricordare significa molto spesso fare i conti con la propria coscienza e quando si fa finta di non vedere o si gira la testa dall’altra parte, la battaglia che si ingaggia con lo specchio ogni mattina è destinata ad essere persa.

per BookAvenue, Valeria Nevadini

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