Gemelli, leggi un po’ qui: Nei momenti difficili ci sono ottimi motivi per smettere di leggere e continuare a respirare. Non avete niente di meglio da fare? Leggere, per non dire rileggere, è roba da pappemolle e zitelle depresse. Quando si sta attraversando un periodo negativo, il solo gesto di aprire un libro puzza di fuga dalla realtà e di vigliaccheria. Chi si mette a leggere se ha del lavoro da sbrigare? Chiamatemi pure vigliacca se volete, ma quando il confine fra dovere e paranoia si assottiglia di solito mi rannicchio con un vecchio libro in mano, come se la mia salute mentale dipendesse da quella lettura. Ed è vero: nei libri che amo trovo nutrimento, sollievo, evasione e speranza. Trovo anche qualcos’altro: eroine e autrici a centinaia, donne che nella loro vita reale e immaginaria hanno seguito un percorso sulle cui orme mi muoverò anch’io.
Ecco quel che ti si voleva dire e che una prefazione ci ha tolto dalla bocca.
La biblioteca delle donne, Erin Blakemore