“… L’amore di Cirikli era la prima vittoria della mia vita. Io le davo tutto di me e lei, da pari a pari, mi dava tutto in cambio. Forse si trattava soltanto di un’emozione, ma io non chiedevo altro. È così che succede. Ti basta vederla una volta, anzi, solo scorgerla, per avere la certezza di non poter più fare a meno di lei. Noti un gesto, il frammento di un sorriso, il luccicare fugace di uno sguardo e tutto il resto perde d’importanza. Non c’è più la scuola, le urla dei genitori passano in sottofondo, nemmeno gli amici contano più … “
Milano, anni Settanta. Sergio vede Cirikli per la prima volta al tiro a segno del luna park dove lei lavora: è amore al primo sguardo. Ma è un amore tormentato, perché i due teoricamente non potrebbero frequentarsi. Le loro famiglie sono una l’opposto dell’altra, lui è benestante, lei è zingara.
A Sergio ed Elisa è capitato esattamente così. Si sono innamorati, di quell’amore travolgente e totale che capita una volta nella vita. Ma poi la realtà non tarda a manifestarsi con tutta la sua prepotenza: Sergio ed Elisa appartengono a mondi diversi, incomunicabili… [ segue ]
Elisa è una ragazza nomade, il suo nome zingaro è Cirikli e lavora al tiro a segno di un luna park. Tutti cercano di separarli, sia la famiglia di Sergio sia quella di Cirikli.
È soprattutto il fratello di Cirikli a essere contrario, geloso non soltanto perché ritiene che i loro due mondi, i loro stili di vita, siano inconciliabili ma sopratutto perchè per i nomadi Sergio è un estraneo e un nemico, e verità inconfessabile, lui stesso è innamorato della sorella.
Anche i genitori di Sergio sono preoccupati: il figlio, tutto preso dalla ragazza, trascura la scuola ed è sempre fuori casa. Nonostante tutto però i due innamorati continuano a frequentarsi fino alla partenza forzata di Cirikli e al finale che ben rispecchia la povertà di sentimenti e cultura in cui viviamo dove tutto concorda per far calare il silenzio fra i due giovani innamorati . . .
E’ sorprendente quanti pregiudizi e silenzi ipocriti abbiano gli adulti non solo nelle trame letterarie ma soprattutto nella realtà.
Pensate che questo libro, a mio avviso meritevole e consigliato caldamente, ha fatto scoppiare un vero e proprio piccolo scandalo di provincia al Festival Minimondi di Parma.
E volete sapere perché?
Perché racconta la vita in presa diretta, di due mondi agli antipodi con le loro luci e ombre senza nascondere, puntando il riflettore sull’esistenza quotidiana di due adolescenti che si trovano di fronte a
situazioni forti, ma che nella realtà esistono, come: l’aborto, l’attrazione di un parente verso una minore della famiglia o peggio parla anche di “cose innominabili” come la masturbazione.
Temi sicuramente non superficiali ma trattati con un linguaggio che esprime delicatezza e sensibilità. Temi che invitano a pensare, a riflettere, a non fermarsi alle apparenze.
E’ inaudito far passare questo libro, che arricchisce chi lo legge e ripeto come controindicazione ha solo una sana pratica alla riflessione, come qualcosa di scandaloso, in un’Italia dove anche l’adolescente più sprovveduto intuisce cos’è il “bunga-bunga” e di scandaloso ci sono solo gli scandali quotidiani.
Mi chiedo fino a quando la filosofia delle tre scimiette: “ Non vedo, non sento non parlo…” continuerà a fare vittime.
Pensateci, vale veramente la pena tenere lontano i ragazzi da “certi argomenti”?
Si sa, tutto quello che rappresenta un “ no “ per un adolescente genera attrazione.
Meglio quindi dialogare, affrontare argomenti scomodi assieme anche se possono sembrare difficili.
Ai genitori dico: fate leggere ai vostri figli questo racconto-diario in cui le vicende incalzano con il ritmo di una sequenza cinematografica dove, a differenza di tante proposte televisive e mediatiche, argomenti che ci vengono spiaccicati sullo schermo del televisore all’ora di cena, vengono, invece, trattati con molto tatto.
Anzi, fate una cosa, cari genitori, leggetelo anche voi, in contemporanea, sarà motivo per un dialogo aperto, di spunto per qualche dibattito o discussione che beneficerà due generazioni a confronto.
L’Autore
Roberto Denti vive a Milano dal 1946 dove inizia a lavorare come giornalista a Il Sole 24 ORE e dove, nel 1948, conosce Gianni Rodari. Nel 1972, insieme a Gianna Vitali, fonda a Milano la Libreria dei ragazzi, la prima libreria italiana dedicata esclusivamente a bambini e ragazzi, che tuttora gestisce. Con lo staff della sua libreria fa parte della giuria che assegna ogni anno il Premio Andersen. Collabora con giornali (il manifesto, l’Unità, La Stampa) e riviste specializzate. Partecipa attivamente ad iniziative per la promozione della lettura e per la formazione e aggiornamento di insegnanti e bibliotecari. Ha scritto saggi, romanzi e racconti sia per adulti che per ragazzi. Per Salani Editore pubblica Cento libri per navigare nel mare della lettura per ragazzi, insieme a Bianca Pitzorno e Donatella Ziliotto.
SCHEDA TECNICA:
Titolo: Fra noi due il silenzio
Autore: Denti Roberto
Anno prima edizione: 2011
Editore: Salani
ISBN: 8862561970
Codice EAN: 9788862561976
Formato: brossura
Pagine: 85
Prezzo indicativo: € 9,00
Età di Lettura: ( 14+)
Un grazie di cuore dalla Fiera del Libro di Bologna dove mi trovo in questo momento come autrice ma soprattutto come vostra inviata intenta a scoprire i libri più belli, le novità più interessanti! Abbraccio caramente tutti i nostri lettori e un grazie soprattutto alle bibliotecarie della scuola Corbellini!
Cara Isa, sei molto amata e amati i libri di cui scrivi. Testimone il fatto che ogni libro segnalato viene regolarmente comprato dalla biblioteca della scuola Corbellini qui a Roma-Lunghezza.
grazie a nome delle bibliotecarie!