Dave Eggers, più di altri scrittori della sua generazione, è un marchio. Lo scrittore quarantaduenne è stimato in molti ambiti ed è il fondatore di McSweeney’s, una casa editrice indipendente di successo che pubblica letteratura innovativa e che ha un vitale e umoristico sito. E’ alla guida dell’associazione no profit 826 ed ha vinto il TED Prize, il Heinz Award e il Los Angeles Times Book Prize Innovators Award. Ha di recente pubblicato il suo primo libro di pura invenzione dell’ultimo decennio, “A Hologram for the King.” Infatti negòli ultimi anni ha scritto sceneggiature e saggi o opere realistiche permeate da un profondo senso di giustizia sociale come “Zeitoun” (2009) sull’omonimo siriano americano che fu imprigionato in seguito alle sue attività di aiuto durante l’Uragano Katrina, in “What Is the What” (2006) racconta la storia di Valentino Achak Deng, un ragazzo perduto del Sudan.
Protagonista di “A Hologram for the King” è Alan Clay, un americano cinquantaquatrenne colpito dal destino.
Perde il lavoro durante la crisi del 2008. E’ divorziato, indebitato, sta cercando di vendere casa per pagare il secondo anno di college alla figlia.
Beve troppo, è appassionato di Red Sox ed è disperato. La storia racconta della possibilità che ha di rilanciare la propria vita facendo affari in Arabia Saudita. Nella storia, Clay aspetta che il re Abdullah arrivi. Viaggia, cerca il re, ha a che fare con il suo staff.
Una storia solida e ottimamente scritta, accessibile, sobria e snella, in contrapposizione con la prima opera dell’autore, il monumentale memoir “A Heartbreaking Work of Staggering Genius”.
Clay è un uomo qualsiasi di grande irrilevanza rimasto senza lavoro perché licenziato dalla Schwinn, che ha aiutato a spostare la produzione (di biciclette) dagli Stati Uniti alla Cina. Il che ha portato l’azienda alla bancarotta.
Alla base della storia c’è appunto la coazione a ripetere, portando il lavoro all’estero. Clay, da parte sua, non sa che potrebbe fare. Vendeva biciclette, come ripete di continuo, e alla fine ha venduto il capitalismo ai comunisti.
In Arabia Saudita, Clay si comporta come il classico uomo d’affari all’estero : festa all’ambasciata, incontri con gli espatriati, bere troppo, diventare amico dell’autista e fare una gita fuoriporta. Ma il tutto con grande senso analitico e spirito critico: Eggers è stato in Arabia Saudita, e l’ha studiata a fondo, conferendo un profondo valore aggiunto al romanzo.