Visualizza articoli per tag: luglio 2009
Un Paese senza etica
Alberto Statera
Il Termitario
Rizzoli
Le storie di maggiore interesse partono in provincia: è lì che, se si ha voglia di indagare, appare in tutta la sua evidenza, a destra come a sinistra, la questione immorale, l'essenza di un Paese alla deriva. E' lì che domina un'altra casta, che viene ancor prima della politica e che anzi manipola e corrompe a piacimento i politici. E' la casta dei "signori degli appalti", quelli che delle aste e dei concorsi truccati hanno fatto una scienza, e che le mani sulle città le hanno messe da un pezzo e non intendono toglierle.
Un Paese senza generazione
Elisabetta Ambrosi, Alessandro Rosina
Non è un Paese per giovani
Maarsilio
Dasempre sono i giovani la parte più dinamica di una società: sono loro a travolgere le barriere della tradizione, a proporre inedite letture della realtà. Eppure in Italia, per le nuove generazioni, questo non vale. Scopertesi improvvisamente "rapinate" del proprio futuro, non accennano a reagire. Il conflitto generazionale è disattivato. Manca la spinta al rinnovamento e la società rimane rigida, poco reattiva davanti alle grandi sfide. Gli autori analizzano senza sconti le responsabilità di due generazioni, in modo diverso protagoniste in negativo dell'Italia di oggi. Padri che monopolizzano spazi e risorse disponibili, senza curarsi del bene comune; figli che dipendono morbosamente dalla famiglia, senza coraggio né capacità di immaginare un futuro diverso: sono alcuni dei motivi che rendono l'Italia un paese che non cresce, dove i giovani hanno scarso peso e poca voce. Sullo sfondo un interrogativo ineludibile: è ancora possibile, per i figli, un pieno riscatto o appare sempre più concreta l'inquietante ipotesi di un "salto di generazione"?
Italia senza...
Alcune considerazioni ricorrenti ribadiscono la fragilità della nostra struttura socioculturale e il moltiplicarsi di piccole e grandi paure. Al tempo stesso, i caratteri originari del nostro sistema di convivenza ci aiutano a fronteggiare la crisi in corso, mentre si intravedono i tratti di una seconda metamorfosi silenziosamente in marcia che ha a che fare con l'involuzione culturale del nostro Paese. Abbiamo pensato di suggerirvi alcuni libri per approfondire il bisogno di sapere secondo alcune parole chiave: magistratura, politica, democrazia, etica, valori. Per facilitare l'utilizzo di ricerca sono stati tutti "etichettati" con il tag:"italia senza". Buona lettura.
L'unto senza il Signore
Ferruccio Pinotti, Ugo Gùmpel,
L'unto del Signore
Rizzoli
Di Berlusconi molto è stato detto e scritto. Ma pochi si sono soffermati sull'intreccio di rapporti che lo legano al mondo cattolico. In queste pagine, Pinotti e Gumpel ripercorrono l'avventura del Cavaliere in una prospettiva originale, che ne illumina i lati oscuri caricando di nuovo senso le sue scelte politiche. Partendo dai suoi primi passi di imprenditore, l'inchiesta racconta la vera storia della Banca Rasini e dei suoi soci, analizza le connessioni con Calvi e Sindona e le operazioni offshore, e ricostruisce le origini della Fininvest, con il suo complesso e inestricabile gioco di scatole cinesi. Attraverso preziose testimonianze inedite, rilegge la nascita di Forza Italia, i rapporti con l'Opus Dei e CL, lo scambio di favori con la Curia, i legami con i nuovi cavalieri della finanza bianca, fino all'involuzione teocon sui grandi temi bioetici e alle battaglie in favore della famiglia. Una "santa alleanza" unisce i due poteri forti del nostro Paese, che sembrano non poter più fare a meno uno dell'altro.
Magistratura senza Magistero
Stefano Livadiotti
Magistrati, L'ultracasta
Bompiani
Tutti i segreti di Vostro Onore e del suo Eldorado di privilegi. I meccanismi di carriera a prova di somaro. L'assenteismo da uffici del catasto. Gli stipendi, le indennità e i gettoni da nababbo. Il trucco della scala mobile mai abolita. I guadagni extra garantiti dalla politica e dalle imprese. Lo scandalo delle ferie lunghe come a scuola. Gli intrighi correntizi nelle segrete stanze del Csm, dove un mese di lavoro dura tre settimane. I verbali delle sentenze burla della sezione disciplinare, che assolve anche chi dimentica un detenuto in galera.
Amitav Ghosh, Mare di papaveri
Cuore di questa saga epica, l'Ibis, un veliero che, negli anni Quaranta del XIX secolo, solca le acque tumultuose dell'Oceano Indiano per combattere la Guerra dell'Oppio, il conflitto che, con il trattato di Nanchino, sancì la definitiva espansione dell'Impero britannico nel mercati d'Oltremare e che fu scatenato dalla Compagnia inglese delle indie Orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra Gran Bretagna e Cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'Ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un Maharaja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare sé stessi jahaj-bhais, "fratelli di navigazione".
Diaz Junot, La breve favolosa vita di Oscar Wao
La breve favolosa vita di Junot Díaz “di Oscar Wao„ è un romanzo meraviglioso scritto in modo originale.
È divertente: sembra osservato e scritto per strada e spiega il ritratto comico di un disadattato domenicano di seconda generazione in una meditazione straziante sulla storia pubblica di un Paese: quello Domenicano, e riservata: sulle difficoltà di una storia familiare.
E' un libro vibrante che è ben rifornito da una prosa che non da tregua alla lettura.
E' confidenziale, nel senso che, descrive i parecchi decenni della storia di uno sconsiderato, e quella di un paese dove si narra di anime e maledizioni antiche del Kufù, (ma anche di incursioni sessuali all'università di Rutgers) ed evoca con perpendicolarità apparente che non richiede sforzo per capire i due mondi, i caratteri che abitano nella Repubblica dominicana, patria fantasma che modella gli incubi e i sogni di questa famiglia, e l'America (leggi, il New Jersey), la terra di libertà, speranza e possibilità luogo di fuga come componente della grande diaspora domenicana.