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Aprire, spalancare le porte alla cultura

Staccate la spina (al televisore)  e non ci sarà più terrorismo
Mc Luhan

Ha fatto molto effetto, sabato sera, leggere sui battenti serrati di Villa D’Este a Tivoli –  che doveva illuminarsi nella notte, per aprirsi gratis al pubblico – che sarebbe rimasta chiusa per lutto nazionale. Un segno, la “chiusura”che, in certi casi, è più assordante di una deflagrazione. Come a dire non si attenta alla vita dei giovani, non si compie un’efferatezza contro la vita e la speranza di futuro della civiltà proprio nel cuore di una scuola che è il primo luogo propulsivo della formazione,della cultura, un luogo in cui la cultura si plasma tramandandola, si libera “concependola”.

Liberare risorse per liberare il Paese

La Fondazione ASTRID ha organizzato una significativa tavola rotonda: “La spending review e gli acquisti di beni e servizi nella pubblica amministrazione”. **
La materia è di rilevante attualità e, nelle stesse ore dell’incontro che si commenta il governo andava sotto per ben due volte per una spaccatura su un emendamento, su cui l’esecutivo aveva espresso parere negativo. Il testo del decreto – che oltre alla nomina di Bondi a commissario per la spending review fissa anche proprio alcune norme per risparmiare sugli acquisti di beni e servizi da parte della Pa. E’ evidente che tale materia è sotto i riflettori oggi più che mai.

Se il bunga bunga è americano

fotoLei lo chiamò sempre ‘Mr President’, malgrado fosse l’uomo con cui aveva perso la verginità. Lui si rifiutò sempre di baciarla sulla bocca, anche quando facevano l’amore. Uscito l’8 febbraio, ma solo nelle librerie statunitensi, il libro di memorie di Mimi Alford, ex amante di John Fitzgerald Kennedy ai tempi in cui era una stagista 19enne alla Casa Bianca. “Once upon a secret: my affair with president John F. Kennedy and its aftermath” (C’era una volta un segreto: la mia relazione con John F. Kennedy e le sue conseguenze), di cui il New York Post ha pubblicato alcune anticipazioni, è un libro pieno di particolari piccanti ma anche di dettagli inediti sulla vita privata di Kennedy e sui momenti più difficili della sua presidenza.

Ci salverà il diritto. Principi di solidarietà per una civiltà nuova

“Nessun uomo è un’isola”( John Donne)

Questi i precetti del diritto: vivere onestamente, non offendere alcuno, dare a ciascuno il suo.
(Eneo Domizio Ulpiano)

Gli incipit recenti di molti articoli o scritti cominciano più o meno così: nell’attuale contesto di crisi”; in questo momento difficile; nella complessa situazione. L’elenco potrebbe continuare, ma ciò che accumuna le diverse analisi è la condizione critica in cui versa il “malato” Paese. Un malato di molteplici patologie sociali. Malattie ben conosciute e rare al tempo stesso. Cure che non si trovano e che non si vogliono trovare. E “medici” con specializzazioni formali che non hanno la capacità di intervenire di disinfettare la società sempre più senza regole e senza certezze. Anche le più semplici. Quelle del buon vivere, del vivere civilmente.
E’ stato autorevolmente osservato che il diritto limita e condiziona le nostre azioni, ma che garantisce e difende i nostri diritti. E che Il “diritto”, a differenza della “legge”, possiede una sua “carnalità”, assumendo le sembianze di una “storia vivente”, che si sviluppa attraverso un percorso segnato dalla consuetudine, dalla prassi, dalle convenzioni, dalle interpretazioni rese dalla dottrina e dalla giurisprudenza. In questo senso, opera la riscoperta delle tre dimensioni proprie dello “ius” occidentale: la dimensione “comunitaria” – il diritto è un fenomeno sociale -; la dimensione della “natura delle cose” – il diritto sta scritto dentro i fatti, di per sé stessi “normativi.

Incontro con Giorgio Caproni: il “dove” esiste

A cento anni dalla nascita del poeta, Giorgio Caproni, si svolgono le iniziative commemorative di uno dei poeti e delle voci più sensibili e care del Novecento, che visse le due guerre, fu partigiano, e si definì un “Genovese di Livorno”. Un viandante sulla “Statale 45 “in Liguria, maestro, musicista, cantore lirico, uomo che molti insigni studiosi ricorderanno a Roma nella Biblioteca dell’Enciclopedia Treccani a partire dal 16 aprile 2012…

Un poeta e il luogo in cui ha vissuto sono la medesima cosa: un’anima che incontra un’anima loci e la canta, la perpetua, le dà voce, la abita, la fa abitare.
Un’anima nell’anima, un compenetrare di emozioni e sentimenti simile ad un trasumanare di un cuore di carne nelle rocce, nelle acque, nelle valli, nei sentieri, nei luoghi e, quando tutto il trasbordare è avvenuto, il luogo respira con l’uomo e l’uomo lo canta e diventa la sua voce.

michela murgia

L’investimento dei giovani talenti

Da qualche giorno sul web sta girando la notizia di un autoproclamato Festival dell’Inedito, un evento che dovrebbe aver luogo a Firenze e che invita gli aspiranti scrittori a prenotarsi (a pagamento) per partecipare. Il pagamento, che è tutt’altro che irrisorio di questi tempi, ha due step distinti. La prima cifra di 130€ + iva va versata subito all’atto dell’iscrizione ed è conditio sine qua non per essere letti, valutati ed eventualmente selezionati.
Questo significa due cose:

a) che è escluso dalla partecipazione chi non può pagarli.
b) che li pagheranno anche quelli che non passeranno la selezione.

L’ora Legale

La lungimiranza di Leonardo Sciascia è arrivata, nei fatti, sino ai nostri giorni. La sua Racalmuto oggi, in concomitanza con il ritorno dell’ora legale, è un Comune sciolto per quelle infiltrazioni che il grande autore siciliano anticipava, spesso solitario, nei suoi preziosi scritti. E sono gli stessi giorni in cui si prova a mettere a punto una legge anticorruzione che, come sottolinea il Ministro della Giustizia Paola Severino, è una priorità del Governo. Ma sopratutto dell’Italia e dei funzionari pubblici leali ed fedeli.

La più morale delle questioni

Lo stillicidio delle informazioni sui fatti di corruzione, quasi un quotidiano bollettino di guerra, rende sempre più insopportabile l’ attesa di qualche nuova norma che consenta di opporsi in modo un po’ più efficace ad un fenomeno dilagante. Le cronache confermano che la corruzione è ormai una struttura della società italiana, è penetrata ovunque, come testimonia la presenza tra i corrotti di politici e amministratori, imprenditori e primari medici, poliziotti e vigili urbani. Ogni ritardo del Parlamento diventa un aiuto a questo nuovo ceto sociale. E proprio la “disattenzione” politica spiega perché, a vent’ anni da Mani pulite e dalle speranze allora suscitate, la corruzione sia divenuta sempre più diffusa”.