A sette anni dall’uscita di “Gomorra”, è tornato Roberto Saviano nelle librerie con “ZeroZeroZero”: il romanzo-inchiesta sul mondo della cocaina edito da Feltrinelli. Il titolo …
Questa Rubrica.I fatti, le curiosità, gli eventi, le nostre e vostre opinioni.
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Elzeviri
Antonio Tabucchi, a un anno dalla morte una lezione sempre attuale
Siccome “la professionalità è tutto”, è venuto il tempo di mettersi davanti al computer e scrivere un articolo: ricordo di Antonio Tabucchi, a un anno dalla morte. Per farlo bisogna dimenticare di aver udito, nel silenzio della mattina, un tumulto da dentro quando – scartando un pacco con la familiare dicitura “Feltrinelli editore” – è saltato fuori “Di tutto resta un poco”, l’ultima raccolta di scritti. Postuma: per questo libro non ci saranno telefonate e nemmeno chiacchiere sulla politica, sui romanzi appena finiti, sugli amici in comune.
La lepre e la tartaruga.
Ovvero il paradosso di una moneta che si rafforza e produce recessione
E’ domenica mattina, il giorno delle elezioni. Mi alzo presto e vado a prendere il giornale. Alcuni scrutatori sono già davanti al seggio. Aspettano. Come tutti gli italiani. Questo voto lo commenteremo ad urne chiuse, ma gli effetti li possiamo già intuire prima. Rifletto con attenzione su un articolo del giorno prima ( Link qui ). La firma è di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini sempre coerenti nel proporre una “nuova” Europa solidale tema peraltro assente dai fiumi di parole che hanno preceduto questa tornata elettorale. Con dovizia di particolari, ma con efficace sintesi, affermano che “In Italia è la prima volta che circa la metà della popolazione si trova su posizioni antieuropee e che occorre perciò cambiare strada per salvare il progetto della moneta unica e per rilanciare un’Europa integrata e solidale che sia in grado di garantire benessere e giustizia sociale.
One Billion Rising contro la violenza alle donne
Un miliardo. E’ questo il numero delle donne che, in tutto il mondo, sono state vittime della violenza maschile. E’ un numero altissimo, impressionante, inaccettabile, che non può essere ignorato, nè dimenticato. Per questo, oggi milioni di persone in tutto il mondo, scenderanno in piazza per partecipare a “One Billion Rising”, una manifestazione planetaria per denunciare il femminicidio e la violenza sulle donne, e per gridare il proprio sdegno.>>segue
Il ritorno di Blade Runner
Hiroshi Ishiguro, ingegnere, docente di robotica all’università di Osaka, in Giappone, ha un biglietto da visita davvero sorprendente. Da una parte c’è il suo volto; dall’altra sempre il suo volto. Il problema è che da un lato la testa è del vero Hiroshi; dall’altro, invece, è lo stesso Hiroshi, ma in realtà si tratta di gemello androide, un robot dalle sembianze umane, frutto del progetto di ricerca Geminoid. Non è facile identificare immediatamente il volto umano e quello replicante. Bisogna osservare con attenzione i due volti, per capire esattamente chi è l’umano, e chi il simulacro.
Per un ministero dell’economia della cultura e del turismo, se non noi chi?
Gli attuali programmi dei principali schieramenti non prevedeno la cultura e il turismo tra gli obiettivi primari ed essenziali con tutto ciò che ne consegue. Per la verità nei dibattiti televisivi si parla sempre di tutto e di niente allo stesso tempo. Ma è rarissimo ascoltare qualcuno che parli di economia della cultura in un momento in cui la cultura dell’economia non ha dato molti frutti. Un immobilismo imperdonabile che misura il grave deficit del nostro Paese fino a quando non si decida di uscire finalmente dal tunnel attraverso la connessione tra la nozione di cultura/turismo e quella di impresa/sviluppo e quindi benessere. Manca una concreta idea di patriottismo civico frutto dell’insegnamento storico di quella civiltà culturale che ha avuto origini in Italia e che oggi più che mai deve essere riscoperta per la salvezza del Paese.
Il giorno della memoria corta di alcuni
“L’antisemitismo” introdotto “in Italia dal fascismo” fu “un’aberrazione”. Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Quirinale per la Giornata della memoria, dove denuncia “l’infamia delle leggi razziali”. Poi, il capo dello Stato aggiunge: “Non è solo per le infamie del fascismo che l’Italia è presente nella ricostruzione storica cui ci sollecita la memoria della Shoah nel Giorno della memoria. E’ presente in senso positivo e in piena luce per tutte le forme di solidarietà che vennero dagli italiani verso gli ebrei”.
E’ necessario tenere alta la guarda, vigiliare e reagire contro persistenti e nuove insidie di negazionismo e revisionismo magari canalizzate attraverso la Rete”.
Il Nobel logora chi non ce l’ha. Anche Philip Roth
Ognuno ha le proprie ossessioni senili. Philip Roth, che non ne avrebbe per nulla bisogno, ha quella per il Nobel, sempre agognato, mai vinto.
A Los Angeles, alla presentazione di un documentario sulla sua carriera, Roth ha attaccato il comitato del premio: «Ho corso con cavalli molto veloci – ha detto Roth, citando William Styron, E.L. Doctorow, John Updike e Joyce Carol Oates, tutti giganti della letteratura americana esclusi dal prestigioso riconoscimento dell’Accademia di Stoccolma -. Ma il comitato del Nobel non è d’accordo con me. Ci giudicano provinciali. Provinciali saranno loro». Finendo per fare, al netto del suo talento assoluto, la figura del provinciale.
Le primarie della cultura promosse dal FAI
Ventuno giorni, dal 7 al 28 gennaio, per votare online le priorità nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente da indicare a chi si candida a guidare il prossimo governo: sono queste le Primarie della cultura, un’iniziativa ispirata dai gruppi Giovani del FAI – Fondo Ambiente Italiano, aperta a tutti i cittadini italiani. Testimonial d’eccezione della competizione, che si inserisce nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, sono cinque personaggi simbolo della storia del bello del nostro Paese: Giotto, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Giuseppe Verdi, Federico Fellini.