Dio (d’ora in avanti: Salvatore) torna da una sua breve vacanza di pesca per scoprire che,da quando se ne è andato (un paio di giorni in Paradiso, sono secoli sulla Terra), le cose sono andate davvero male. Aveva lasciato il ponte di comando a Suo Figlio proprio quando sulla terra gli uomini esprimevano il meglio di loro atttraverso il Rinascimento, condizione magnifica per concedersi un pò di svago.
Al chiuso del Suo ufficio guarda, con sgomento, quello che ha perso. In particolare, non Gli piace il 20° secolo. “Cavolo!, ma ho lasciato l’Azienda solo per qualche maledettissimo giorno”, sembra dire. Si convince che l’unica soluzione sia quella di mandare Gesù (d’ora in avanti: JC) di nuovo sulla terra per ricordare a tutti la sua prima ed unica regola – “Fate i bravi” – la sola che Mosè ha deciso di ignorare e venirsene con ben 10 “norme” confondendo le acque e per le quali s’è preso una carrettata di botte una volta salito ai Piani Alti. JC accetta con una certa riluttanza, impegnato com’E’ a suonare con Jimi Hendrix e fumare un’ottima erba; si sà: in Paradiso, è la migliore in circolazione. E poi: “sono tornato da poco!” protesta. Ma a Salvatore non si può dire di no.
Questa rubrica:
Reading Room è la nostra rubrica dedicata ai libri pubblicati oltreconfine; in particolare alle culture anglo-americane.
Reading room
Goodbye Mr. Roth
Qui finisce la mia odissea con Roth. E con quale miglior scelta se non di finire dall’inizio? Si perché Roth mi ha saziato a tal punto come l’acqua che scorre dai lati della bocca mentre la gola indugia al sorso ulteriore. Basta, non ne vogliamo più. Così, con evidente logica e tranquillità d’animo, dico addio al mio a…
Andrea Zanzotto. Un grande italiano
Il prato di Pieve di Soligo era diventato il simbolo della battaglia di Andrea Zanzotto, poeta scomparso all’età di 90 anni, per preservare l’identità di un luogo dalle devastazioni di un Nord Est rampante e arrembante.
Quella Marca trevigiana da lui amata, cantata e mai abbandonata, che nel tempo ha assunto la forma ‘monstre’ di uno sviluppo e di un benessere che ha abiurato la ‘venetitudine’ del lavoro umile e silenzioso. Andrea Zanzotto incarnava tutti questi valori, scomparsi ma che riemergono come fiumi carsici nell’interiorità del Veneto tutto.
Più che scandalizzare il mondo Céline finì per esserne scandalizzato
Quando nel 1932 Louis-Ferdinand Céline diede alla stampe il suo primo romanzo, Voyage au bout de la nuit, nel coro di lodi per il capolavoro non mancò la voce di Georges Bernanos. Secondo lo scrittore cattolico e monarchico l’esordiente collega anarchico e miscredente era stato “creato da Dio per dare scandalo”. Col passare degli anni forse la situazione si capovolse e più che scandalizzare il mondo Céline finì per esserne scandalizzato.
Alla fine della Seconda Guerra mondiale vedeva lo scandalo non più negli ebrei, bersagliati qualche tempo prima in un paio di ignobili e famigerati libelli antisemiti, ma nel trasformismo vigliacco della società francese, nella forsennata ricerca di vittime espiatorie (in fondo imparentata con quella messa in atto dagli sconfitti nazisti) nella riduzione della realtà a “féerie”, farsa, pantomima. Tutti sembravano ansiosi di ben recitare il ruolo del giustiziere e a lui toccava quello del capro espiatorio, del “noto venduto traditore fellone” da squartare e gettare ai cani per lavare la coscienza collettiva.
Suonala ancora…Frank: il jazz protagonista anche di Doppio Marlowe, il terzo romanzo di Frank Spada
Sono tanti i lettori che amano accompagnare il libro del momento con una colonna sonora adeguata, ma solitamente le playlist le scegliamo noi secondo il gusto e lo stato d’animo del momento. Nei romanzi di Frank Spada la stessa scrittura è scandita da riferimenti a celebri orchestre e standard jazz, così che il “sottofondo” musicale ce lo troviami già bello pronto, senza fare la fatica di abbinare la musica giusta. Per i più pigri, che non hanno voglia di cercare i riferimenti musicali tra le righe, ho già analizzato in questo articolo i due primi romanzi di Frank Spada e le colonne sonore di riferimento. Ora che è uscito il nuovo romanzo, Doppio Marlowe. Liscio e senza ghiaccio, integro le informazioni aggiungendo la nuova playlist. Buon ascolto!
I diritti della gente. L’erosione delle libertà in Usa in nome della sicurezza
E’ un pò che ho lasciato da parte quello che accade nella società americana distratto da molte altre cose, l’occasione di recupero mi è stata data dall’arrivo sulla scrivania di questo saggio dove, con pazienza e bravura, David Shipler, ha documentato il crollo della libertà americana nel suo libro: “The Right of the People, How our search of safety invades our liberties” (I diritti del popolo: come la (“loro”) ricerca di sicurezza ha invaso la (“loro”) libertà” (Knopf, 400 pp,).
Non che gli americani sembrano preoccuparsi più di tanto. Due i timori diffusi – la criminalità e il terrorismo – li hanno portati volentieri (se i voti congressuali sono un indicatore) a rinunciare alla libertà tutelata dalla Carta dei Diritti, dice. A Washington DC, Shipler accompagna una pattuglia della polizia in servizio alla ricerca di armi illegali con la risultante di mostrare come il come sottoproletariato nero della città, ha perso la sua protezione dal Quarto Emendamento da perquisizioni e sequestri di persona veri e propri, del tutto immotivati.
Tutti gli animali fanno le guerre. Anche gli uomini
I conflitti armati che hanno funestato il secolo scorso, e non sembrano destinati a cessare, sono la prova di quanto sia illusoria l’idea del “pacifismo lacrimoso” di cui parla Aldous Huxley: l’idea cioè che basti mostrare agli uomini le crudeltà della guerra perchè essi finalmente vi rinuncino. E’ urgente invece, secondo Eibl-Eibesfeldt , elaborare una nuova cultura della pace che, spazzando via ogni pregiudizo antropocentrico, riconosca la realtà istintuale che condiziona i nostri comportamenti.
Le ricerche condotte per anni dall’autore hanno contribuito a demistificare i luoghi comuni del buon selvaggio e di società animali idilliache: l’aggressività è diffusa ovunque, ma è sciocco colpevolizzare una funzione naturale per il semplice fatto che l’abbiamo in comune con la bestia. Proprio dal regno animale viene invece la prova che la natura ha imboccato la strada della risoluzione non violenta dei conflitti.
Oates. Memorie di una vedova
Quando, alle sei e un quarto del mattino dell’ 11 febbraio del 2008, Joyce Carol Oates ha detto buongiorno al marito di 77 anni, Raymond Smith, facendo colazione, di certo non pensava che sarebbe morto di lì entro una settimana. Però, riconosce in, “Storia di una vedova” il libro di memorie della sua (del marito, intendo) morte e le sue conseguenze, ha avuto la sensazione che non tutto stava andando come doveva. “C’è un momento – ricorderà per sempre – quando comprendi istintivamente, sulla base di alcune prove insignificanti, che c’è qualcosa che non va“.
La nemesi di Roth
È uscito da un paio di mesi negli USA il nuovo libro di Philip Roth, dal titolo Nemesis, che con Everyman, Indignazione e L’umiliazione costituisce una ideale serie dallo stesso Roth titolata, appunto, Nemesi.
Chi mi legge lo sa da un pezzo. Trovo irresistibile Philip Roth che considero da molto, molto tempo il mio autore preferito. Ma i lettori di Roth sono abituati a dare poco retta ai segnali che arrivano con una certa costanza dai suoi libri: l’ultimo titano in piedi del romanzo americano ci sta annunciando la sua fine già da un pò.
E’ difficile, per questo motivo, poter scrivere qualcosa sull’ennesima sorpresa riservatami da Nemesis, il 31° libro di Roth.