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Quattro ragazzi per due papà

“…Eli non riuscì a non farsi prendere almeno un po’ dall’entusiamo. L’inverno prima avevano costruito una pista di ghiaccio in giardino, montando un recinto di legno e utilizzando un telone di plastica che poi avevano riempito d’acqua. Eli non era un granchè ad hockey – non ci teneva proprio a farsi spintonare contro il recinto – ma gli piaceva l’idea di tutto il contorno: la cioccolata calda, fare il fuoco come in campeggio e così via. Abbandonò i fogli in un mucchio disordinato. Si infilò gli stivali ancora umidicci e andò a cercare i guanti….”

Gesù, come un romanzo

La più grande storia di tutti i tempi, forse la più nota. Ha senso raccontarla ancora? Sì, se a farlo è Marie-Aude Murail, autrice che ha pubblicato più di cento opere tra racconti, testi teatrali, romanzi di generi diversi (avventura, poliziesco, fantastico…) sia per adulti che per ragazzi, ottenendo i più importanti premi internazionali. Con quest’opera la Murail vinse nel 1998 il Prix Jeunesse du Syndicat des libraires de littérature religieuse >>

Chi trova un tesoro trova un pirata

Di solito i pirati sono fatti a forma di pirata. Alcuni indossano cappelli con le piume, ti agitano sotto il naso le loro spade affilatissime, e vanno per mare a caccia di sirene e tesori nascosti. Altri hanno baffi neri, arricciati all’insù e inseguono l’avventura sui loro velieri. Adorano gli arrembaggi, le battaglie, ma più di tutto i brindisi e le risate rumorose. E poi c’è Lilla…

Il Maestro nuovo è tornato

Una delle cose più belle della lettura è quando ci si sente coinvolti. Intendo dire quando la cosa che state leggendo vi consente di mettervi in relazione con un personaggio o vi ricorda qualcosa che avete vissuto. O quello che leggete sa ricordarvi qualcos’altro che avete già letto. Quando siete coinvolti in modo autentico, vi godete fino in fondo ciò che state leggendo, e questo vi aiuta a capire veramente il testo. Se vi sentite coinvolti da un personaggio, allora saprete dirmi che cosa prova perché l’avete provato anche voi (…) se siete davvero coinvolti nella storia, forse riuscirete a dirmi anche come vi aiuta per la vostra vita”.

Il lettore infinito. Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni

L’esito di questa preziosa esperienza è che ci consente di acquisire consapevolezza sull’importanza sociale della lettura di letteratura. Ed è una consapevolezza che, una volta acquisita, non si dimentica più. Si scopre in prima persona come la lettura ˗ l’intera esperienza del Reading Circle ˗ trascenda l’intrattenimento, l’intimità serale, o il quotidiano valore funzionale, per offrirci immagini con cui pensare e strumenti per creare e ri-creare il vero significato delle nostre vite individuali e sociali. Taluni direbbero, o lamenterebbero persino, che si tratta di un modo per investire il discorso letterario, nelle sue accezioni più serie, di un significato metafisico, se non addirittura religioso. E, personalmente, ritengo che sia proprio così.