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Le sorelle dell’oceano

Mentre fa la verticale reggendosi sulle mani, Katie sogna il mare con le sue acque scure e misteriose. Da qualche parte, nel suo appartamento, suona il telefono. La sveglia sul comodino segna le 2.14 e Katie pensa immediatamente a sua sorella Mia che è dall’altra parte del mondo e sbaglia sempre il calcolo dei fusi orari.

C’è qualcosa di minaccioso e angosciante in quello strano suono nella notte. Katie è preoccupata e mentre sta per raggiungere l’apparecchio pensa alla brutta litigata con Mia del giorno prima. Parole taglienti, dure, velenose. Pensa che ora finalmente potrebbe chiarirsi e forse anche scusarsi con Mia… Fa per rispondere, ma il telefono è muto, non suona più. Forse si è sognata tutto, pensa.

bill friser

Podcast. Il chitarrista che venne dal freddo. William “Bill” Frisell

Nel corso degli anni Bill Frisell ha contribuito al lavoro di un sacco di gente come, Elvis Costello, Ginger Baker, la…Los Angeles Philarmonic, Suzanne Vega, Marc Johnson, John Scofield, Jan Garbarek, Lyle Mays, Vernon Reid, Julius Hemphill, Paul Bley, Wayne Horvitz, Hal Willner, Robin Holcomb , Bono, Ryuichi Sakamoto, Brian Eno e un bel pò di altri artisti. 
Questo per dire che, molto spesso, sottolineo il mio personale legame riguardo artisti dal nome “importante” dimentica, invece, che a parlare di jazz non si finisce mai.

L’ho uccisa perchè l’amavo

di Michela Murgia

Molte volte io e Loredana Lipperini ci siamo incontrate sulle stesse battaglie: dall’uso univoco e strumentale dell’immagine delle donne agli stereotipi di genere, dall’affermazione della consapevolezza del femminicidio alla tentazione di riportare indietro l’orologio dei diritti. Ci siamo spesso domandate come sia stato possibile lavorare per tanto tempo sugli stessi argomenti e non aver mai scritto niente insieme, ma ora abbiamo rimediato.

I piccoli lettori… crescono

I piccoli lettori sono il fiore all’occhiello del nostro sito. Quello che connota di più la rubrica è la vivacità delle molte voci che la compongono e la moltitudine delle esperienze che vi albergano e che la rendono quella che è. E che rende, la nostra, una inesauribile scoperta, accompagnata dall’affetto dei nostri lettori.

Abbiamo qualcosa da dire. Questa è una conspevolezza e anche una responsabilità: in BookAvenue abbiamo capito che la maniera migliore di fare è quella di avere un tono di sobrietà e contenuti. Un mix che siamo riusciti a trovare non senza qualche naturale difficoltà. Di recente abbiamo pure scoperto di essere autorevoli (vero, Antonio Capitano?).

Epistemologia della morte per crisi

di Michela Murgia

Stamattina è apparsa sui giornali la notizia del suicidio di un ristoratore romano di origine sarda. L’articolo si concludeva in modo curioso: “Dai primi accertamenti degli investigatori sembra che l’uomo non soffrisse di depressione nè avesse debiti o problemi economici. Ma le indagini sono solo all’inizio”. La chiosa suggerisce al lettore due cose: la prima è che le cause più ovvie di qualunque suicidio siano da ricercare nella depressione e/o nei problemi economici; la seconda è che questi motivi, che al momento non sembrano esserci, non sono comunque esclusi e potrebbero emergere da un’indagine più approfondita. Chi ha firmato quell’articoletto dal tono un po’ deluso (mannaggia, non c’erano i motivi economici!) con ogni probabilità è afflitto dalla sindrome giornalistica della crisi assassina.

Francesco Taddia e Massimiliano Govoni: il giallo finanziario a quattro mani

Il loro primo romanzo, Hedge Fund, un giallo finanziario scritto in tempi non sospetti ma terribilmente attuale, ha vinto l’edizione 2011 del concorso Io Scrittore del gruppo Mauri Spagnol e il Premio internazionale Città di Cattolica 2012.
Massimiliano Govoni, esperto in nuove tecnologie, e Francesco Taddia, consulente finanziario, scrivono per passione e hanno trovato nel lavoro “a quattro mani” la dimensione creativa che più valorizza il loro lavoro di narrazione.