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Pinocchio. La lettura collettiva alla Biblioteca Nazionale di Roma

“Montatemi a cavalluccio sulle spalle e abbracciatemi forte forte. Al resto ci penso io”. In questa riga è racchiuso un passaggio-chiave della crescita del burattino di legno che si trasforma in un bambino vero: Le avventure di Pinocchio infatti è una grande favola sulla crescita individuale indispensabile a quella sociale e collettiva.

@MarcoPolo_Pinocchio, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma venerdì 28 marzo dalle 16,30 alle 19,prevede una lettura multilingue aperta a tutti del capolavoro di Collodi, il libro italiano più tradotto nel mondo.>>

Mia mamma è un gorilla, e allora?

E poi, onestamente, certe volte trovavo un po’ esagerata tutta quella mania di lavarsi. Da quel che avevo capito, ci si poteva piazzare al lavandino e strofinarsi per anni interi, però, non appena si fosse smesso, ci si sarebbe subito sporcati di nuovo. Ma questa è una cosa che non avevo mai osato dire a Gerda. Lei ripeteva che era “un’ironia della sorte”, quella di essersi ritrovata sul groppone una sudiciona come me. Io non capivo bene che cosa significasse, ma di certo non era niente di buono…”

 

Podcast. Pharrell Williams: don’t worry, be… Happy!

Il bello del pop è che non stanca mai mai mai e, a leggere le storie dei protagonisti di questa musica, ti rimette in pace con il cielo. Molte delle storie che vi ho raccontanto in questa rubrica hanno una parola in comune: “speranza”. Sono, tutte storie di persone che per motivi diversi hanno cominciato a cantare o suonare in chiesa e, nella maggior parte dei casi, nei sottoscala delle loro abitazioni, ma la tenacia, la forza, e il talento unitamente alla grande “speranza” di arrivare da qualche parte, anche a costo di prendere un treno per una destinazione lontana da casa, ha permesso loro di diventare i nostri idoli musicali di oggi ai quali rivolgiamo il nostro incondizionato amore.

Non piangere non ridere non giocare

Guidata da Paul, Teresa si muoveva sospesa in quel cielo che aveva solo guardato a lungo dalla prigione della sua stanza. Ora poteva vedere tutto il paesaggio che la circondava, l’altro lato della strada, con le persone che camminavano frettolose, l’intero giardino pubblico con i bambini che si rincorrevano fra lo svicolo e le altalene, il tram che sembrava un lungo bruco vede e giallo.

GOODBYE, TONY’S GIRL

I titoli tradotti male non sono una prerogativa del cinema: A Venezia un dicembre rosso shocking (don’t look now), Per favore non toccate le vecchiette (The producers), Vogliamo vivere! (To be or not to be) e l’intramontabile Non drammatizziamo… è solo una questione di corna (Domicile conjugal) hanno il loro equivalente letterario, solo che se ne parla meno.
Qui di seguito perciò un elenco di tipologie di traduttori e relative responsabilità: >>

La scomparsa di Paco De Lucia

Un chitarrista, semplicemente un chitarrista si definiva Paco de Lucia. Lui, invece, era un musicista di fama mondiale che ha abbagliato il pubblico con i suoi ritmi di flamenco e la sua fulminea velocità con cui faceva lavorare le dita sulla chitarra. Paco De Lucia ha forse ricevuto il dono di una buona morte anche se improvvisa, inaspettata, istantanea. Era su una spiaggia del Messico a Cancun, come raccontano le cronache, con la sua famiglia. Aveva appena finito di giocare con i figli, Aveva 66 anni. 
Un portavoce del sindaco della città ha riferito, confermando la notizia e le modalità della scomparsa del grande musicista che è morto per un infarto, quasi scusandosi del fatto che lo stato delle leggi locali non consento di dare altre informazioni che quelle più immediatamente disponibili.>>