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Gore Vidal. Un intellettuale scomodo da vivo, discusso da morto

Il talento letterario di Gore Vidal è stato pari alla sua intransigenza e rigore intellettuale. Non ha mai avuto timore di puntare il dito verso le amministrazioni che si sono succedute alla Casa Bianca. Provò anch’egli con la carriera politica e, in effetti, fu aiutato allo scopo dalla sua famiglia che sostenne le spese per la sua candidatura per un paio di volte (una per ogni camera) perdendo, però, la sfida in entrambe.
Negli ultimi vent’anni negli stati Uniti la politica si è molto radicalizzata da un lato e dall’altra delle due rappresentanze politiche facendole diventare due barricate(dice niente?): Vidal è stato un partigiano dei democratici.>>

IBBY CAMP 2

Numeri, parole, fatti, libri, voci, diritti. Ibby Italia per la biblioteca che verrà.

Una settimana in compagnia di libri per ragazzi, storie, visioni di futuro:

dal 15 al 22 novembre isole di Lampedusa e Linosa.

“Noi sappiamo che non bastano una stanza e dei libri per fare una vera biblioteca, come non bastano il cibo e una casa per far crescere serenamente un bambino. Servono impegno passione per la letteratura e la libertà di pensiero e formazione … ” Attivista Ibby durante il primo Camp a Lampedusa … [ segue ]

J.K.Rowling. Il seggio vacante

con questo articolo, Silvia Belcastro inizia la sua collaborazione con BookAvenue. Da tutti noi benvenuta a bordo!

Ho letto molte recensioni di The Casual Vacancy, il primo romanzo per adulti della scrittrice che ha creato Harry Potter. Ce ne sono di tutti i tipi, ma su internet abbondano i giudizi negativi conditi di quel gusto sadico con cui gli intellettuali amano strappare il piedistallo agli artisti che hanno avuto troppo successo. Ma osservo comunque che il trucco non funziona: J.K. Rowling ha così tanto talento e così tanti soldi da potersi permettere di scrivere quello che vuole, e come vuole…

 

Lettura collettiva itinerante “Le città invisibili”: Calvino e la twitteratura

Passeggiare per Venezia leggendo “Le città invisibili” insieme ad altri amanti della letteratura. Quello che è stato il sogno di tanti, visti i ripetuti rimandi alla città lagunare nel testo, si concretizzerà domenica grazie alla “Lettura collettiva itinerante ‘Le città invisibili’: Calvino e la twitteratura”. Per l’evento – ideato dalla giornalista Maristella Tagliaferro e organizzato con Cristina Maselli e gli altri “#architetti del Triveneto” – arriveranno a Dorsoduro lettrici e lettori da tutta Italia. Molti altri parteciperanno online twittando l’hashtag #invisibili/VE e ascoltando Radio Ca’ Foscari. 
L’appuntamento è dedicato ai 90 anni dell’autore e alla twitteratura che sta rendendo il suo articolato volume fonte di nuove creazioni letterarie e artistiche in Twitter: #invisibili, la riscrittura social dell’opera di Italo Calvino ideata da www.twitteratura.it, solo nelle prime tre settimane ha prodotto oltre 41.000 tweets lanciati da 2.300 persone – http://twitteratura.it/blogmeter-40-mila-tweet-invisibili/. Gli “#architetti del Triveneto” hanno guidato la twitteratura del capitolo IV, facendo balzare più volte #invisibili nelle primissime posizioni della hit degli hastags, battendo addirittura trasmissioni televisive come “Servizio Pubblico”.>>

Álvaro Mutis. Un ricordo

Un ricordo del grande Álvaro Mutis, classe 1923; un poeta prestato alla narrativa.
Mutis è stato un romanziere venerato non solo dai lettori di tutto il mondo, ma pure dai colleghi, soprattutto dal celebre connazionale Gabriel García Márquez, con cui peraltro condivideva un’amicizia lunga una vita.
Mutis si era trasferito in Messico intorno ai suoi trent’anni e già al secondo matrimonio, (da bambino aveva vissuto in Belgio a causa del lavoro di diplomatico di suo padre), l’occasione di un lavoro, accompagnata da una lettera di presentazione e “raccomandazione” scritta dal celebre regista Louis Bunuel. Pochi sanno, forse, che finì in carcere per un anno circa con l’accusa di appropriazione indebita nei confronti di una compagnìa petrolifera dove era stato assunto come capo delle relazioni pubbliche. In quella atroce esperienza gli fu di sollievo la scrittura: tenne un diario di racconti successivamente pubblicato con il nome del luogo di detenzione: Lecumberri.

Podcast. Soul Train: tanta gente, tanto amore, tanta musica.

Mentre ascoltavo Joe Simon e Cheryl Lynn (Got to be real) mi si accesa la lampadina sul tema di giro rinunciando, per il momento, alla “terza parte” della serie iniziata con Sam Cooke e Otis Redding, prossimamente su queste pagine e resistendo alle forzature dell’uomo di casa a scrivere dell’ultimo fantastico libro di Murakami sui suoi dischi e i suoi interpreti più cari e la cui idea, manco farlo apposta, somiglia moltissimo a questa rubrica. Più avanti, prometto, dirò di quanto ho amato il suo libro e di come, ce lo siamo quasi strappato di mano per chi dovesse leggerlo prima.

Il mio nome è strano

E’ stato in quel preciso momento che qualcosa dentro di me si è rotto. Aveva detto, l’avevo sentito bene:”Uno (io) più deficiente dell’altra (la mia mamma vera)”? Ecco, mi possono anche insultare di brutto, ma quando toccano la mia mamma io non ci vedo più e non ce n’è più per nessuno. Mi sono voltato di scatto, ho guardato maestra Adele negli occhi e mi è venuto di dirle, così senza pensarci su: “Tu non ci sei più. Non esisti più. SEI SPARITA.Tu, tutte le maestre e tutte le professoresse del mondo” e le ho fatto una magia che l’ha fatta sparire davvero. E improvvisamente mi sono sentito molto, ma molto sollevato.