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Podcast. Scrivere Jazz. La splendida passione di Murakami

Ed io che pensavo di essere stata originale! Qualcuno più importante di me ha scritto esattamente quello che da un pezzo questa rubrica si ingegna di fare.

Lo scrittore giapponese e il suo amore per il jazz – “La musica di Chet Baker aveva un inconfondibile profumo di giovinezza” – “Miles conficca senza pietà il suo cuneo magico nelle incrinature dell’animo” – “Mi è venuta una voglia terribile di ascoltare La Mer suonata da Django Reinhardt…”

edna o'brien

Edna O’Brien e noi

L’amata autrice irlandese Edna O’Brien è morta all’età di 93 anni. È stata una delle più grandi scrittrici della nostra epoca. Ha rivoluzionato la letteratura irlandese, catturando la vita delle donne e le complessità della condizione umana in una prosa luminosa e scarna, che ha avuto una profonda influenza su molti scrittori che l’hanno seguita. Avemmo l’onore e la fortuna di intervistarla. Il nostro ricordo.

foto di ©marinaandruccioli

Costruiremo giardini, faremo foreste

Il potere rigenerante del verde migliora a prendere consapevolezza del proprio corpo. Muovere le mani nel terreno ci guarisce, ci mette in relazione con noi stessi, mentre il movimento e l’uso dei sensi contribuiscono a trovare una pace che raramente troviamo altrimenti. Marina Andruccioli suggerisce la via breve per trovare una tregua dal rumore sordo della vita. Prende a prestito per il lettore le pagine di Ilaria Bernardini per mostrare un angolo di giardino fiorito di sé e di noi. Non è forse così?

Van Gogh, la Terrazza del Caffè la sera(part.)

Inaspettata e segreta vita dei colori

Non c’è un solo momento nelle nostre vite che non sia accompagnato con un colore. Gioia, o dramma la storia universale dell’umanità è legato alla sua letteratura e, naturalmente, dal colore che l’accompagna.
Intorno a questi momenti, Lauretta Colonnelli ha abilmente costruito un saggio che è quasi un giallo.
Marina Andruccioli, sempre pronta a cogliere la sfida dell’indagine, si mette all’inseguimento di senso che l’autrice ha voluto regalarci. Il risultato è un’invito alla lettura. Che altro, sennò?

lungomare con palme

Il ritorno

Che meraviglia questo racconto così intenso, così tormentoso e dolce allo stesso tempo nella splendida traduzione di Anna Nadotti.
È la descrizione di un ritorno in patria – nella Libia del dopo Gheddafi – dopo un esilio durato più di trent’anni. Un resoconto di grande sensibilità che è quasi un giallo. Una riflessione sulla storia – sulle gravi responsabilità dell’Occidente fin dalle imprese coloniali – e sull’essere figli che disorienta e sorprende spiegandoci perché è necessario confrontarsi con il proprio passato e andare alla ricerca di un padre scomparso che sente vivo nel passato, nel presente e nel futuro. Un padre scomodo che ha sempre amato in modo viscerale il proprio paese, la Libia.