Limonov, chi era costui? Un poeta, un dissidente, un bolscevico, un personaggio di Solzhenicyn, un bandito, un attore, un cantante rock, un campione di scacchi? No, è il protagonista di un libro. Turghenev, Tolstoj, Dostoevskij? No, no. Ma si può arrestare un personaggio di fiction? Difficile. Eppure.
Chi si ricorderebbe di Eduard Limonov se non fosse uscito il libro di Emmanuel Carrère? Eppure il vecchio Limonov è tuttora lì, in carne e ossa, dentro la sua storia e la storia della Russia eterna, imperscrutabile enigma circondata dal mistero, inenarrabile crogiuolo di storie e di dolori, inarrestabile flusso romanzesco.
Con “Dialoghi per voce sola. Tre racconti in forma di monologo” Clara Piacentini non ha scelto la strada più semplice per raccontare il sentire delle donne e degli uomini a proposito dell’amore. Ma lei, con la sua scrittura vivida, emozionante, diretta e a volte esplicita, dura, si può permettere anche un “esperimento” così ardito. Ardito fin dal titolo che pare un ossimoro, il dialogo che in realtà è un monologo. Anzi, tre monologhi con cui un donna, all’apparenza la stessa, si rivolge a tre interlocutori diversi, uomini, e a tre tipi di amore di cui essi sono in qualche modo il simbolo: amore sciupato, amore sprecato, amore sognato.
“Uno scrittore argentino che insegna l’arte di narrare.
Agnese è curiosa, le piace osservare gli altri, entrare nelle loro vite, provare a leggere oltre la prima impressione. Per questo le piacciono i libri e la scrittura. Per questo decide che la professione migliore per indagare nelle vite altrui sia quella del criminologo. Così si iscrive a questa facoltà anche se comporta il trasferimento a Genova. Ed è proprio il B&B che la ospita come studentessa fuori sede a divenire il “campo d’azione” delle sue scorribande speculative. I vari ospiti della struttura sono davvero interessanti da osservare, chi più chi meno la lascia entrare nella propria vita raccontandole di sé. Ma in quel luogo Agnese si muove a suo agio, lei un po’ schiva e solitaria. Nascono amicizie e anche – forse – una storia d’amore?
“I buoni libri moltiplicano la tua vita“. Questa è una delle tante frasi destinate a diventare citazioni senza tempo. Ermanno Rea con il suo ultimo libro ci regala un viaggio nella bellezza delle parole. Quelle parole stampate che diventano letteratura. Entrare in un libro e diventarne uno dei personaggi. Il sogno di molti e di Adele la protagonista che ci racconta il suo amore per i libri con una straordinaria capacità di farci entrare anche… in questo libro.
Siamo davvero così sicuri delle nostre convinzioni e su cosa le costruiamo? Quanto sappiamo veramente di come va il mondo? La scuola, la fame, lo stato sociale delle nazioni è arretrato rispetto a venti, quaranta anni fa come molti di noi pensano, o non è così? Non ultimo: hanno ragione i sovranisti a parlare d’invasione degli immigrati con tutto l’armamentario di sciocchezze connesse al tema?



