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Dal punto di vista comunista

folla

Il libro di Slavoj Žižek “Dal punto di vista comunista” pubblicato da Ponte alle Grazie, oggetto delle righe che seguono, è una raccolta di interventi che il filosofo ha scritto dal 2017 al 2019. Ha il vantaggio di raccogliere un paio di anni di articoli e di saggi in unico volume consentendo al lettore di farsi un’idea del punto di vista del grande intellettuale su temi di attualità oltre che di argomenti assai cari al filosofo quali gli studi di economia politica. Il libro può essere letto anche come il tentativo di interpretare cose assai difficili con interventi assai divertenti. La cui cosa può risultare irritante o affascinante, vista l’attitudine di Žižek a esprimersi con un particolare senso di umorismo.

Zero K. Il romanzo del nuovo secolo

Una volta che avremo imparato a dominare il prolungamento della vita e ci saremo avvicinati alla possibilità di diventare eternamente rinnovabili, cosa sarà delle nostre energie, delle nostre aspirazioni?”

Se non lo avete ancora comprato, fatelo. Vi informo che quello che avrete nelle mani, è il più importante libro del più grande scrittore vivente. Come si fa, del resto, a non definire Zero K il romanzo di un’epoca, forse il romanzo più importante, la pietra d’angolo, della nostra epoca? DeLillo è l’autore che più ha interrogato le forme e il contenuto del nostro tempo; è grazie al suo lavoro, senza dimenticare Roth, Pynchon, McCarthy e Wolfe, che si può parlare di romanzo panoramico, che esplora, cioè, quello che il mondo racconta con la sua epica.

Erri De Luca, L’ospite incallito

L’ospite incallito è un po’ un racconto. Un po’ poesia. Un po’ solo pensieri sparsi.
Per chi conosce Erri De Luca, i suoi scritti intendo, questo libro è una sorta di biglietto agli amici. Un segno lasciato sul tavolo che si può leggere a qualunque ora del giorno, partendo dall’inizio oppure dalla fine o anche dal centro. E dopo averlo letto puoi lasciarlo lì dove l’hai trovato perché è piacevole riaprirlo e leggerlo di nuovo e poi di nuovo, ancora.
È un po’ un racconto. Un viaggio nella memoria da ospite fisso, sempre.

Ancora sul sogno americano. Imbolo Mbue

Ho scelto Siamo noi i sognatori perché… non avevo intenzione di scriverne ma, come è poi successo, si è rivelata una lettura trascinante piena di speranze e anche di… sogni.
Il pregiudizio di scartare determinati libri passa per alcune determinanti del singolo lettore. Nel mio caso, dalla uniformità delle copertine della Garzanti. Spiace dirlo, ma sono tutte assolutamente uguali e questo, secondo me, oltre dimostrare una certa scarsità di ingegno degli editor, finiscono con il far credere che le storie sìano tutte uguali. Dal fortunato libro della Sanchez, Il profumo delle foglie di limone uscito anni fa, l’Editore non ha cambiato più la grafica a tal punto che si potrebbero cambiare le copertine ai libri senza che quasi alcun lettore possa accorgersi di leggere un libro al posto di un altro.  Più che la copertina, dunque, mi ha colpito la fascetta nientepopodimeno che di Jonathan Franzen che consiglia il libro come una lettura… stratosferica!
E se lo dice Franzen…

guscio mcewan

C’è del marcio in Danimarca

Come accaduto altre volte, io e il mio amico Marco Crestani, prima l’uno, poi l’altro, finiamo con lo scrivere dello stesso autore e dello stesso libro. Accade solo per Ian McEwan, la cui passione condivisa è cosa ben nota ai lettori di BookAvenue. Fin dall’inizio di questo libro bi-recensito, si sente il McEwan in modalità thriller: il più intrigante per me e le molte decine di migliaia di fan, cresciuti e no, del grande scrittore inglese.

Come sempre McEwan costruisce i suoi plot narrativi attingendo a piene mani nel suo straordinario talento. La faccio breve: “Nel guscio”, il suo ultimo romanzo, fa il verso all’Amleto di Shakespeare, dove l’infedeltà delittuosa di Trudy e suo cognato Claude nei confronti di John suo marito, non è osservata da un anonimo testimone oculare ma da… un feto di nove mesi, a due settimane dalla sua nascita.

B come bei consigli

Yahoo answers: domande che per vergogna faresti solo agli amici intimi e che invece in rete rivolgi agli sconosciuti, fidandoti – suppongo – delle risposte.

Ci trovate di tutto: da “ragazze, come considerate un bacio dato sul collo?” a “che fine avrà fatto il cavallo bianco della pubblicità Vidal?”, ma anche “sapete consigliarmi libri sull’amicizia?” Ecco, questa è per esempio la delicata questione che pone Eli3396: chi le consiglia Narciso e Boccadoro e L’amico ritrovato non le fa un torto, ma se Eli avesse alla fine dato ascolto a chi le consigliava come imperdibile “Bianco come il latte rosso come il sangue” di D’Avenia?

Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro: una favola per adulti che celebra ciò che conta nella vita.

Dalla Recensione: “Aprendo il dizionario ho scoperto che sospendere significa “appendere un corpo in maniera che penda, impossibilitato a cadere a terra”, ma anche “arrestare, non portare a compimento. Di qui la “suspense”: cioè uno “stato di attesa, ansia, incertezza e mancato compimento dell’azione”. Silvia Belcastro per Kazuo Ishiguro.

Riaprire i sipari per riaprire il Paese

La pandemia ha messo in ginocchio il mondo della cultura e dello spettacolo e i suoi addetti. Nel terzo Quaderno della raccolta di Albeggi Edizioni sull’Italia post Covid, dal titolo “Riaprire i sipari”, Antonio Capitano raccoglie, a un anno dal primo lockdown, una serie di contributi di esperti di vari comparti di questo variegato settore – eventi, teatro, programmazione culturale pubblica e privata, editoria, turismo – con l’obiettivo di individuare spunti e proposte per la ripartenza.