Nelle mitologie antiche il Caos è quasi sempre contrapposto al Cosmo, nel senso di universo disordinato il primo e ordinato il secondo. Ma qui non c’entrano Platone, i miti greci, indiani e cinesi sulla creazione dell’universo finanche la meccanica quantistica di Prigogine o le teorie di Mandelbrot sui frattali. Qui caos e ordine sono distintivi i caratteri dei personaggi del romanzo breve di Erri De Luca. La recensione di Marina Andruccioli chiarisce fin troppo bene il loro e sotto sotto, il nostro.
In questa sezione del sito raccogliamo il meglio delle nostre e vostre letture. Il libro vecchio o nuovo che ha animato le giornate di ognuno.
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Letture
Non è colpa del cactus
Alla soglia dei quarantacinque anni Rebecca perde l’unico amore a cui ha dedicato vita, anima e cuore. Il suo lavoro. Una lettera, consegnatale personalmente dall’amministratore delegato dell’azienda per cui lavora, cancella ventiquattro anni di carriera e la mette di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: rimanere fedele a se stessa e chiudere per sempre una porta alle sue spalle.
La recenione è di Carla Casazza
Il passato di tutti
Una lettera inattesa, un’amica in fin di vita. E’ la storia che muove un pellegrinaggio all’insaputa di chi lo compie. Un viaggio pieno di speranza e spiritualità ritrovata. Una lunga passeggiata per fare i conti con il proprio passato.
Marina Andruccioli per il libro di Rachel Joyce da cui è tratto un film attesissimo: “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry”.
Di mostri e di giocattoli
L’infanzia è una ferita che impieghiamo tutto il resto della vita a rimarginare.
Cristiana Pezzetta per il libro di Michele Mari, Tu sanguinosa infanzia.
Daniela Raimondi, La casa sull’argine
La saga di una famiglia che si dipana attraverso due secoli di Storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l’Italia.
La recensione di Marina Andruccioli al libro di Daniela Raimondi restituisce una storia epica e intima insieme, un romanzo in cui immergersi per recuperare la magia dei sogni e ritrovare tutto ciò che ci rende davvero vivi.
Orhan Pamuk, La stranezza che ho nella testa
Ovvero
La vita, le avventure, i sogni,
gli amici e i nemici di Mevlut Karataş,
venditore di boza, nonché una
panoramica della vita di Istanbul
tra il 1969 e il 2012, raccontata dal
punto di vista dei suoi cittadini.
Il 9 novembre scorso il premio Nobel turco Orhan Pamuk ha presentato il suo ultimo romanzo alla libreria Politics and Prose di Washington. La prima domanda che si è sentito rivolgere dal giornalista e scrittore Elliot Ackerman è stata: perché un sottotitolo del genere? Pamuk ha raccontato un aneddoto. Nel mezzo di una lezione alla Columbia University, dove insegna Arte del Romanzo, disse qualcosa del tipo: “…e come sapete, alla fine Anna Karenina si suicida”. Uno studente lo bloccò: “No, professore! Per favore, non ci dica come va a finire la storia!”.
Il maestro di go
Il Go è tra i grandi giochi della tradizione in ambito orientale. Ha una storia di quattromila anni alle spalle, può essere considerato simile al backgammon o alle varie forme di scacchi che si giocano sia in occidente che in oriente.
E’ nato in Cina, si è diffuso in Giappone ed è diventato popolare tra la nobiltà e i letterati come gioco di strategia e raffinata metafora dell’equilibrio delle forze naturali. Marco Crestani per Yasunari Kawabata
Il quarto di secolo del pirata Long John Silver
Ma non dimenticate anche questa di pura e sacrosanta verità: che chi era compagno di John Silver e l’ha tradito una volta, una seconda volta non l’ha avuta nello stesso mondo del vecchio John
Con l’articolo di Carla Cazazza, celebriamo il 25°anniversario del grande libro di Björn Larsson
Siamo fatti di luce
Non c’è un rimedio uguale per tutti. Non c’è un metodo che ci sfili dalle incertezze e ci dia risposte immediate ai problemi. Vale per i piccoli inconvenienti quotidiani e per la grandi tragedie collettive: come è stato il Covid, per esempio.
Marina Andruccioli, parla del suo modo di vedere le difficoltà e porre piccoli rimedi. La scusa, ancora una volta è quella di un libro: quello di Michelle Obama.