L’eBook ucciderà il libro tradizionale? – “I libri non sono morti. Solo diventano digitali” così nel novembre del 2007 Newsweek annunciava la nuova era dell’industria editoriale: un sorridente Jeff Bezos, padre di Amazon, nascosto dal primo lettore di eBook, il Kindle. Il giornalista Stephen Levy testando uno dei primi modelli fece capire “that will change the way readers read, writers write and publishers publish.”
Sono passati tre anni da quel lancio entusiasmante, l’eBook in USA ha conquistato circa il 5% del mercato. Ora la partita si gioca anche in Europa e quindi in Italia dove, nell’incertezza e nell’attesa di capire le regole del mercato (se ci sono!), gli editori nostrani instaurano piccole e grandi alleanze preparandosi all’invasione delle scatolette… Non sappiamo ancora quanto tempo impiegherà l’eBook a scalzare il libro analogico, ma conosciamo fin da ora le previsioni di vendita: entro la fine del 2010 circoleranno qualcosa come 10 milioni di lettori digitali (sommando iPad, Kindle, Nook e altri meno famosi). Allora è lecito chiedersi, che fine faranno i libri?


Kalevala è un poema epico in versi costituito da carmi sviluppatisi in tempi antichissimi, dall’età del bronzo al basso medioevo, tramandati oralmente dai rapsodi balto-finnici e raccolti dal filologo, medico e botanico finlandese Elias Lönnrot (1802-1884). Viaggiando in regioni lontane e a noi quasi sconosciute, dalla Carelia al lago Ladoga alle coste del Mar Bianco, l’autore registrò dalla voce del popolo le strofe di un sapienza arcaica miracolosamente sopravvissuta nei secoli recuperando un impianto narrativo maestoso ed avvincente che fornì la base per la compilazione definitiva pubblicata nel 1849.


Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove scluso)
Grégoire sui pattini, Vincent in sella alla sua moto: due ladruncoli delle banlieue, convinti di aver messo a segno il colpo della vita, per poi finire risucchiati in un guaio ben più grande di loro. Una sacca rubata a un vecchio apparentemente inoffensivo, si rivela uno scrigno di Pandora, pieno di soldi, ma anche di oggetti sinistri.
Un romanzo che è un dono, già salutato con favore da molti lettori.
Sulla scia di un rinnovato interesse per la figura di John Keats, “Bright Star” ripercorre l’ultimo periodo della vita del poeta, diviso fra difficoltà economiche e travagliate vicende familiari. Con una costruzione narrativa a salti, frammentata, che imita e riflette la natura complessa dello stesso Keats, è ricostruita la personalità di un uomo che, affascinato dalle potenzialità della parola, si ritrovò, proprio in quello stretto giro di anni, a meditare sulle contraddizioni della vita.
Ho letto PROMESSI VAMPIRI:
