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Decrescita. Una nuova parola per il futuro

Il lavoro di Daniel Kahneman ha aperto una strada nuova per chiunque non si rassegni a vedere l’economia solo come un metodo per arricchire i banchieri a spese di tutti gli altri: Kahneman ha contribuito in modo decisivo a riportare le persone e le dinamiche relazionali nell’ambito di indagine dell’economia. Tanto è vero che Nassim Taleb apprezza molto Kahneman: Taleb ha visto con largo anticipo che alcuni banchieri stavano mandando il mondo a gambe all’aria e non ha mai accettato di rassegnarsi all’idea di lasciarli fare.

Replica a Michel Onfray

Massima studiosa di psicanalisi e di Freud, la Roudinesco ha pubblicato un libro (“Ma perchè tanto odio?”) per difendere Freud dai “vergognosi attacchi” di cui è stato oggetto. La studiosa non risparmia critiche pesanti al filosofo francese che ha preso di mira il ‘padre’ della psicanalisi: “Il suo testo è zeppo di stupidaggini, ci sono almeno 600 errori.

“Un provocatore, uno che non conosce il mestiere ma vuole spacciarsi per filosofo mentre è soltanto un imbonitore, un uomo di spettacolo”: il giudizio di Elisabeth Roudinesco su Michel Onfray è categorico, senz’appello.

Gianni Celati. L’Italia? Un Paese di senza vergogna

Gianni Celati, uno dei più influenti scrittori italiani, non c’entra nulla con le chiacchiere, le ipocrisie e le invidie del rumoroso panorama letterario nazionale contemporaneo. “Ma non è per tenermi lontano da un mondo che sento lontanissimo che da 25 anni vivo lontano dall’Italia”, chiarisce il Premio Viareggio 2006 con “Vite di pascolanti” (Nottetempo). Negli ultimi anni il 74enne narratore, traduttore (al momento è impegnato in quella, per Einaudi, dell’ “Ulisse” di Joyce), docente di letteratura inglese, regista (tra gli altri, del conturbante documentario “Case sparse. Visioni di case che crollano”) ha concesso poche interviste. Si capisce subito perché: “Il rischio è sfociare nel pettegolezzo. E le grandi dittature del ventesimo secolo sono nate dalla riduzione di ogni pensiero sul vivere e sul morire proprio a slogan e pettegolezzi. Da qui nascono le masse telecomandate, ed è quello che sta avvenendo nell’attuale dittatura finanziaria”.

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Freud era un impostore. Parola di Onfray

copertinaIn Francia la battaglia dura già da mesi, in Italia invece ha inizio solo adesso, con il lancio pubblico della pietra dello scandalo: si tratta del libro “Crepuscolo di un idolo – Smantellare le favole freudiane”, nuovo saggio al vetriolo del francese Michel Onfray (Ponte alle Grazie editore). L’idolo da buttar giù dal piedistallo è nientemeno che il padre della psicanalisi, Sigmund Freud: un’impresa epica, forse più complicata che far sloggare Gheddafi dalla Libia, cui poteva accingersi solo un filosofo libertario, mediatico, provocatore, amante del ring e della rissa, come Onfray: un intellettuale da sbarco che nel corso di una rapida carriera ha già sistemato il Padreterno (“Trattato di ateologia”) e in blocco la sua stessa materia (“Controstoria della filosofia”).

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In uscita: Bauermeister, La casa dei destini incrociati

copertinaLa luce del tramonto colora di rosso la siepe intorno alla veranda. I piatti sul tavolo di ferro battuto sono quasi vuoti, e tutt’intorno aleggia ancora un profumo denso di enchiladas, pollo arrosto e pomodori grigliati. Kate inala ricordi e si guarda intorno. Oggi è un giorno speciale, la fine di un anno difficile e pieno di dolore, e le sue amiche sono lì, riunite accanto a lei per festeggiare la sua forza e il suo coraggio. Tutte loro nascondono un regalo inaspettato. Una sorpresa e una sfida.

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Tim Winton, Cloudstreet

copertinaBello quanto la postorale americana di P.Roth, Tim Winton racconta la storia di due famiglie, i Pickles rovinati dalle scommesse di Sam e i laboriosi Lamb costretti a lasciare la vecchia casa e città alla ricerca di una nuova vita più fortunata.
Le loro vite inevitabilmente entrano in collisione nel momento in cui, per queste ragioni, si vedono costrette a condividere la grossa e fatiscente casa al numero uno di Cloudstreet. I Lamb, in fuga dalle conseguenze di un miracolo mal riuscito, si trasferiscono nella nuova casa con sei figli e una vacillante fede in Dio dove trovano i Pickles, da parte loro detentori di una cieca fede nell’imprevedibile ombra, cioè la fortuna, per la cui cronica assenza sono costretti ad affittare metà della vecchia dimora. Le due famiglie costituiscono un gruppo assai eterogeneo e per tre generazioni assistiamo ai fallimenti, al dolore, alla disperazione e alle piccole gioie che spingono tutti a non mollare.

Il falso perbenismo della Gabbia Criminale

Alberto Sartini, neopensionato ex professore, un po’ annoiato e demotivato, torna a vivere nella nativa Treviso abbandonata da decenni per una moglie ormai ex ed una carriera universitaria a Brescia. Ora che i figli sono grandi Alberto decide di riallacciare i legami con la piccola città di provincia dove vivono ancora la madre e la sorella con le quali i rapporti sono a dir poco tiepidi. Ma mentre rimette a posto la casa di famiglia e recupera qualche amicizia quasi dimenticata, i fantasmi del passato iniziano a tormentarlo. E i fatti accaduti nel 1953, quando era bambino, tornano vividi a chiedere ripsoste. Chi ha ucciso Saverio Dotto e la moglie a coltellate?