Repubblica ha pubblicato un interessantissimo articolo sul profilo stilato da Istat sul lettore italiano. Donna, laureata, del Centro-Nord: è il ritratto del “lettore-tipo” secondo l’Istituto …
Decrescita. Una nuova parola per il futuro
Il lavoro di Daniel Kahneman ha aperto una strada nuova per chiunque non si rassegni a vedere l’economia solo come un metodo per arricchire i banchieri a spese di tutti gli altri: Kahneman ha contribuito in modo decisivo a riportare le persone e le dinamiche relazionali nell’ambito di indagine dell’economia. Tanto è vero che Nassim Taleb apprezza molto Kahneman: Taleb ha visto con largo anticipo che alcuni banchieri stavano mandando il mondo a gambe all’aria e non ha mai accettato di rassegnarsi all’idea di lasciarli fare.
Replica a Michel Onfray
Massima studiosa di psicanalisi e di Freud, la Roudinesco ha pubblicato un libro (“Ma perchè tanto odio?”) per difendere Freud dai “vergognosi attacchi” di cui è stato oggetto. La studiosa non risparmia critiche pesanti al filosofo francese che ha preso di mira il ‘padre’ della psicanalisi: “Il suo testo è zeppo di stupidaggini, ci sono almeno 600 errori.
“Un provocatore, uno che non conosce il mestiere ma vuole spacciarsi per filosofo mentre è soltanto un imbonitore, un uomo di spettacolo”: il giudizio di Elisabeth Roudinesco su Michel Onfray è categorico, senz’appello.
Pronto il Salone internazionale del libro.
Il Salone Internazionale del Libro torna con la sua ventiquattresima edizione da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2011 al Lingotto Fiere. Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Salone offre un layout completamente nuovo. Il Salone 2011 occupa con i propri spazi espositivi tre padiglioni espositivi di Lingotto Fiere: l’1, 2 e il 3. Il Padiglione 5 quest’anno è riservato all’area professionale con l’International Book Forum.
Star indiscussa della 24a edizione del Salone è la mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri, ideata da Rolando Picchioni e curata da Gian Arturo Ferrari. La nostra storia unitaria letta attraverso la lente del libro e dei suoi protagonisti. Forse la più importante iniziativa che il Paese dedica ai testi fondativi, i libri che hanno fatto e diviso gli Italiani. Una nebulosa fatta a spirale dove si intrecciano cinque percorsi di visita. I 150 Grandi Libri, i 15 SuperLibri, i 15 Personaggi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali. E al centro, il «sedicesimo decennio»: lo Spazio Telecom Italia con il libro del futuro fra digitale ed eBook.
Gianni Celati. L’Italia? Un Paese di senza vergogna
Gianni Celati, uno dei più influenti scrittori italiani, non c’entra nulla con le chiacchiere, le ipocrisie e le invidie del rumoroso panorama letterario nazionale contemporaneo. “Ma non è per tenermi lontano da un mondo che sento lontanissimo che da 25 anni vivo lontano dall’Italia”, chiarisce il Premio Viareggio 2006 con “Vite di pascolanti” (Nottetempo). Negli ultimi anni il 74enne narratore, traduttore (al momento è impegnato in quella, per Einaudi, dell’ “Ulisse” di Joyce), docente di letteratura inglese, regista (tra gli altri, del conturbante documentario “Case sparse. Visioni di case che crollano”) ha concesso poche interviste. Si capisce subito perché: “Il rischio è sfociare nel pettegolezzo. E le grandi dittature del ventesimo secolo sono nate dalla riduzione di ogni pensiero sul vivere e sul morire proprio a slogan e pettegolezzi. Da qui nascono le masse telecomandate, ed è quello che sta avvenendo nell’attuale dittatura finanziaria”.
Podcast Vol. 3. Come il jazz può salvarvi la vita. Wynton Marsalis
Senza ombra di dubbio Wynton Marsalis è il jazzista più famoso degli ultimi anni. Salito alla ribalta durante gli anni Ottanta con il movimento degli “Young Lions” si è subito imposto all’attenzione di critici e case discografiche con il suo quintetto che si ispirava a quello di Miles Davis della metà degli anni Settanta. Cresciuto musicalmente a New Orleans, tra esperienze scolastiche e insegnanti di tromba, fino a diciotto anni, si trasferisce subito dopo a New York per studiare musica. Nella Big Apple viene subito notato dal batterista Art Blakey che lo fa entrare nei Jazz Messengers. Nel 1981 lo chiama il pianista Herbie Hancock e lo porta in tournèe con il suo quartetto.
Freud era un impostore. Parola di Onfray
In Francia la battaglia dura già da mesi, in Italia invece ha inizio solo adesso, con il lancio pubblico della pietra dello scandalo: si tratta del libro “Crepuscolo di un idolo – Smantellare le favole freudiane”, nuovo saggio al vetriolo del francese Michel Onfray (Ponte alle Grazie editore). L’idolo da buttar giù dal piedistallo è nientemeno che il padre della psicanalisi, Sigmund Freud: un’impresa epica, forse più complicata che far sloggare Gheddafi dalla Libia, cui poteva accingersi solo un filosofo libertario, mediatico, provocatore, amante del ring e della rissa, come Onfray: un intellettuale da sbarco che nel corso di una rapida carriera ha già sistemato il Padreterno (“Trattato di ateologia”) e in blocco la sua stessa materia (“Controstoria della filosofia”).
Se 120 anni vi sembrano pochi. Esce Dorian Gray vers.integrale
Londra, 29 aprile 2011 – Il ‘Ritratto di Dorian Gray’ venne pubblicato per la prima volta alla fine dell’ottocento. Nel 2011 siamo pronti a leggerne la versione integrale: senza sconti per i puritani. ”Volgare”, ”impuro”, ”sudicio”, ”sporco”. Queste accuse costrinsero J. M. Stoddart, il primo editore di Oscar Wilde (1854-1900), a pregarlo di rimuovere dal suo romanzo allusioni troppo esplicite all’omosessualità e all’eccessiva sensualizzazione dei rapporti tra i protagonisti.
Un Paese senza editoria è un Paese finito
“C’è un mondo che va avanti e un’Italia che resta indietro. Credo sia venuta l’ora d’inaugurare una nuova primavera dell’editoria italiana, per aprire una nuova stagione nel Paese: quella del cambiamento”. Con queste parole Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori ha presentato il programma completo della 7/a edizione del convegno ‘Crescere tra le Righe’, che si terrà il 13 e 14 Maggio al Borgo La Bagnaia, in provincia di Siena.