Una storia di guerra e di buio in un paese della Normandia: Saint-Malo dove, i due destini opposti di Werner e Marie-Laure convergono e si sfiorano in una limpida bolla di luce.
Ancora una bella operazione di scavo di Marina Andruccioli. Con gli attrezzi propri dell’archeologo delle anime, cerca di sciogliere i nodi del cuore proprio e dei personaggi di questo racconto di Anthony Doerr.
Il link al Clare de lune di Debussy in coda all’articolo, renderà piacevole le riga.
Sorridenti e infelici
L’Enciclopedia illuminista di Diderot e D’Alambert custodisce la voce «Bibliomania»: «del furore di avere libri e di ammucchiarli» già dal 1757. Un’anno prima, Gaetano Volpi, abate padovano, pubblica proprio con il titolo: “Del furore di aver libri”, le avvertenze utili e necessarie agli amatori dei buoni libri: un prontuario e guida alla scelta, conservazione e raccolta dei libri come oggetti di un culto.
E’ il modo con cui Marina Andruccioli si riconosce come appasionata, dunque furiosa, accumulatrice di libri.
Qui si parla “Sepolcro in agguato”. Settimo libro della serie agenzia Strike ed Ellacott di Robert Galbraith, Alias JK Rowling.
Buona vita a tutti
Siamo onesti, Fallire fa bene. È importante riuscire ad utilizzare positivamente il fallimento, la caduta, trasformandolo in un’opportunità. Quando riusciamo a fare questo allora questo fallimento ci tornerà utile, ci insegnerà qualcosa di prezioso su di noi, innanzitutto e solo dopo da quell’evento ricevere insegnamenti importanti e preziosi.
Marina Andruccioli, mentre scrive del discorso ad Harvard di J.K.Rowling, ci ricorda che la cultura del fallimento ci insegna a dare una seconda possibilità. Essere tolleranti verso gli errori personali e quelli altrui ci permette di analizzare con attenzione le situazioni che hanno determinato un insuccesso per evitare, in futuro, di commettere gli stessi errori.
Il difficile mestiere di essere giovani
Qui si parla di un libro ma non possiamo considerarla una recensione a tutti gli effetti. E’ piuttosto una cronaca di lettura e di come questa agisca sulle convinzioni di chi legge. La lettura è una scommessa con se stessi ogni volta. Marina Andruccioli ancora una volta usa l’espediente a noi più congeniale per aiutarci a guardare. Le pagine di Sophie Anderson, sia pur racconto fantastico, sono mezzo di contrasto, una cartina di tornasole sull’esperimento più importante: vedere il levarsi verso l’alto dei figli e di riflesso il genitore che siamo. E’ quello che fanno i libri: talvolta capaci di un cambio di passo del cammino di chi legge.
Il viaggiatore
Scrivere di un libro è compito arduo assai, non meno che venderlo a dirla con Felix Dahn. Tradurre l’empatia di lettrice a quello di scrivana è il modo di Marina Andruccioli di condividere con voi la sintonia suscitata dalle pagine. Un’urgenza, questa, che si fa largo a spintoni; che si fa staffetta e testimonianza del piacere ricevuto pronta a passare in mano di altri. Speriamo di avervi sedotto a sufficienza nel suggerirvi questa lettura.
Come un battito d’ali
Marina Andruccioli lo racconta da un po’. Il dolore ci rivela noi stessi. Senza dolore, raramente si riesce a crescere, a diventare esseri umani migliori, più consapevoli. Chi ha paura di passare attraverso il dolore, ha paura di vivere. Vive in un eterno presente, senza mai avere il lampo dello stupore, della gratitudine per quello che la vita potrebbe ancora riservargli.
Viviamo ormai tutti in un eterno presente, intrattenuti da distrazioni virtuali, asserragliati nelle nostre piccole infelicità, per paura di affrontare quello che non conosciamo.
Il libro è quello di Carrisi, L’educazione delle farfalle: come per la protagonista, è proprio quel che non conosciamo che ci rivela chi siamo, che porta alla luce quella parte nascosta e sorprendente di noi capace di trasformarci da passivi fruitori dei giorni in attivi viandanti pieni di meraviglia, capaci di amare e di riconoscere nell’amore il significato più profondo della vita.
La passione di Artemisia
Artemisia Gentileschi è tutt’ora amata per il suo straordinario talento artistico giunto fino a noi da un tempo remoto. Il suo coraggio nello sfidare le convenzioni sociali nemiche delle donne, allora come oggi, e il suo impatto sulla storia dell’arte, incarnano la sua straordinaria storia personale. La sua vita e la sua opera sono un esempio di resistenza e determinazione, che continua a ispirare artisti e appassionati d’arte in tutto il mondo. Marina Andruccioli ci restituisce la sua storia intercettata dalle parole di Susan Vreeland.
Emozioni, ovvero l’alchimia della trasformazione
Possiamo intendeerla come vogliamo. Un cammino, un ponte, una traversata e via così. La vita è quella che è, quella che viviamo. Spesso qualcosa va storto e dobbiamo porvi rimedio. Marina Andruccioli, non si smentisce. Di vita, spesso la sua, parla volentieri. La scusa, come sempre è quella di un libro. Oggi, quello di Chiara Gamberale, Per dieci minuti, prossimamente nelle sale.
Alice Walker, Il colore viola
l colore viola conquistò il pubblico e la critica americani per il candore con cui affrontava temi universali come il razzismo, la violenza di genere, la sessualità femminile, vincendo l’anno successivo il Premio Pulitzer e il National Book Award.
Marina Andruccioli si misura, nel modo che abbiamo imparato a amare, in una preziosa operazione di scavo letterario e che fa di BookAvenue quello che è. Altri non siamo che animatori di libri vecchi e nuovi.