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Ada decide

ada decide“… Quando sono con i miei amici, a scuola ma anche quando siamo a giocare ai giardini pubblici o in strada sotto casa, devo fare delle scelte, devo prendere delle decisioni.
Visto però che non sono sola devo decidere insieme agli altri devo scegliere le cose che ci mettano d’accordo tutti sennò finisce che litighiamo o non facciamo niente.
E così anche quando dobbiamo scegliere a cosa giocare rischiamo di litigare, e poi finisce che qualcuno non gioca o che resta arrabbiato e così non ci divertiamo.
Come si fa a decidere insieme? Come si fa a non litigare?
Beh, con i miei amici proviamo ad ascoltarci … “ ( pag.8 )
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Nove storie sull’amore

“… Una bambina aveva trovato un uccellino. Chissà forse era stato un temporale a farlo cadere dal nido o forse aveva perso la strada e si era perso d’animo, come capita anche alle persone.
La bambina, che da tempo voleva un giocattolo bello e vivo come l’animale, l’aveva raccolto, pulito, era andata a scavare dei vermi nella terra per dargli da mangiare, gli aveva fatto un letto di paglie secche e, infine sulla testa gli aveva messo un tetto, proprio come quello che aveva lei […]
Un giorno l’uccello trovò la finestra aperta e prese il volo. Ritrovò l’odore di quando pioveva, le ombre di mezzanotte e quelle del mezzogiorno […]
« Casa! »  gridò allora e la bambina che non aveva mai sentito la sua voce, scoprì che l’uccello scappato cantava. Cantava così bene che dentro di sé sentì il cuore scappare dietro all’uccello. E invece di piangere, chissà perché, fu contenta … “ (p
ag.16) [segue ]

Le Tigri di Mompracem

tigri mompracem… La tigre stava per riprendere lo slancio per gettarsi sui cacciatori, ma Sandokan era lì. Impugnato solidamente il kriss si precipitò contro la belva e prima che questa, sorpresa da tanta audacia, pensasse a difendersi, la rovesciava al suolo, serrandole la gola con tale forza da soffocarle i ruggiti.
– Guardami! – disse – Anch’io sono una Tigre! –
Poi, rapido come il pensiero, immerse la lama serpeggiante del suo kriss nel cuore della fiera, la quale si distese come fulminata.
Un urrah fragoroso accolse quella prodezza.
Il pirata uscito illeso da quella lotta, gettò uno sguardo sprezzante sull’ufficiale che stava rialzandosi, poi volgendosi verso la giovane lady, rimasta muta pel terrore e per l’angoscia, con un gesto di cui sarebbe andato altero un re, le disse:
– Milady, la pelle della tigre è vostra…
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Maestrapiccola. Diari, spugnature e spensieri di un anno di scuola.

Maestrapiccola… Quando i bambini mi raccontano, io mi infilo nelle loro vite, vedo le camerette azzurre con i letti da fare, i soggiorni apparecchiati, i cassetti di perline, le mamme che non arrivano e poi arrivano di corsa e cucinano, i papà che rientrano con le scarpe grosse e i pensieri in testa, le domeniche i compleanni dai cugini, i viaggi in macchina,i giochi senza fine con i fratelli, i bagni nella vasca,i  nonni che raccontano storie e che muoiono. I bambini mi fanno vedere tutto, perché sono così precisi e confusi assieme che restituiscono esattamente la realtà… Davide non trova le parole per spiegare l’assorbimento dell’acqua e dice:« La carta si spugna tutta!»  È meraviglioso meglio non si può descrivere il fenomeno. Quando torno a casa sono così spugnata di loro che grondo… ( pag.8 )
I bambini esistono ancora.
Nonostante una società che cerca di anticipare la loro adolescenza e genitori che spronano ad anticipare un po’ tutte le loro esperienze e conoscenze, i bambini, per fortuna, resistono e continuano ostinatamente ad esistere con le loro ingenuità, il sentire spontaneo, i loro occhi puliti che vedono quello che gli adulti non sono più in grado di vedere o non vogliono vedere … [ segue ]

 

Il segreto di Monsieur Taburin

il segreto di monsieur taburin“… Se c’era un esperto di cambi, fermapiedi, cuscinetti a sfera, ingranaggi, camere d’aria, gomme larghe o intermedie, oppure tubolari, quello era proprio Raoul Taburin, il venditore di biciclette di  Saint-Céron. I cigolii, i fischi, le anomalie più impercettibili, gli interventi più delicati, niente metteva in discussione la maestria di Raoul Taburin.
Del resto aveva una tale fama che nei paraggi non si diceva più una bicicletta, ma un taburin …
( pag.13 )
Raoul Taburin sa tutto in fatto di biciclette: in men che non si dica, nella sua officina, ripara e sostituisce catene, sellini, ruote, raggi, rapporti, camere d’aria, tutto di tutto.
C’è solo una cosa che non sa fare: andare in bicicletta.
Nella Francia di provincia, dove il radunarsi in pubblico per seguire alla radio il Tour de France è ancora un avvenimento grandioso, l’inconfessabile segreto di Monsieur Taburin è qualcosa che lo mortifica e lo fa vergognare profondamente. Questo scomodo segreto, Monsieur Taburin riesce a tenerlo nascosto agli occhi del suo piccolo mondo per tutta una vita , quella trascorsa nella sua bottega a riparare bici, o quasi…[segue ]

 

Senza Famiglia

senza famiglia… « Dov’è la signora Milligan e Arturo?» chiese Rémì
Lisa mosse le labbra per parlare, ma dalla sua bocca uscivano suoni inarticolati.
Allora ricorse al linguaggio delle mani e cominciò a spiegarmi. In quel momento vidi in fondo al giardino, una carrozzina su cui era sdraiato Arturo, dietro  a lui c’erano sua madre e … Giacomo Milligan! “

Vi ricordate il  dolce, piccolo,  indomito Rémì dal cuore coraggioso che viaggia in lungo e in largo per la Francia, con la sua arpa in spalla, in cerca della sua mamma?Beh, oggi questa una storia strappalacrime, commovente che insegna a non rassegnarsi mai e soprattutto a volere bene alle nostre mamme, perché “la mamma è sempre la mamma”, questo bel libro, dicevo,  che in realtà si chiama:  Senza Famiglia,  oggi s’aveva proprio da recensire … [segue ]

L’abbraccio

l'abbraccio “… « Sei dolcissimo »  disse la mamma a Ben mentre facevano una passeggiata nei campi verso sera  « sei dolcissimo e tanto carino, non c’è nessuno al mondo come te! »
« Davvero non c’è nessuno al mondo come me? » domandò Ben.
« Certo che no »  rispose la mamma « sei unico !».
Continuarono a camminare lentamente.
Sopra le loro teste un grosso stormo di cicogne volava verso paesi lontani. « Ma perché? »  chiese Ben fermandosi di colpo, « perché non c’è nessuno al mondo come me? ».
« Perché ognuno di noi è unico e speciale »  disse la mamma ridendo e accovacciandosi a terra.
« Vieni qui, siediti vicino a me ».
Poi fischiò alla loro cagnetta  Splendida  perché si sedesse con loro.
« Ma io non voglio che al mondo ci sia soltanto uno come me »  protestò Ben.
« Perché no? » si stupì la mamma «è una cosa bellissima che tu sia unico e speciale!».

« Perché così sono solo! »  si lamentò Ben  « mentre io voglio che ci sia anche qualcun altro come me! » …      ( pag.1 )“ [segue ]

Il gatto che aveva perso la coda

Il gatto che aveva perso la coda… C’era una volta un gatto. Un piccolo gatto tigrato che aveva perso la coda.
« Senza coda non posso miagolare al chiaro di luna. Non posso arrabbiarmi e neppure innamorarmi » disse.
« Andrò al negozio dove vendono code nuove »
Ma al negozio vendevano solo code persiane, code siamesi, code rosse, nere e blu.
« Voglio la mia coda tigrata » esclamò il gatto.« Qui non c’è. Prova all’Ufficio dei Grandi Saggi» rispose il commesso… “
pag.1 [segue ]

Questo è un libro proveniente dalla Fiera del libro di Bologna che recensisco molto volentieri e consiglio caldamente a tutti: un libro dedicato a tutti i bambini coraggiosi, anche a quelli che non sanno di esserlo ma soprattutto ai bambini malati di tumore per affrontare lo scalino difficile della radioterapia e accompagnarli durante le cure. L’idea di questo libro geniale è venuta ai valenti  Gabriele Carabelli e Sarah Frasca, tecnici di radioterapia pediatrica all’Istituto nazionale dei tumori di Milano che quotidianamente affrontano le difficoltà di interagire con bambini malati.

ANNA POLITKOVSKAJA

ANNA POLITKOVSKAJA“… L’unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede …
Io vedo tutto.
Questo è il mio problema
.“  ( pag.1 )
Ecco un altro libro scovato alla Fiera del Libro per Ragazzi a Bologna, uno di quelli unici che ti colpiscono lasciando il segno e non ti mollano più.
Adesso vi dico i miei perché.
Innanzitutto non è il solito libro biografia ma una biografia innovativa pensata per far leggere e appassionare anche gli adolescenti più ritrosi o quelli cultori della parola scritta purché solo di manga si tratti.
ANNA POLITKOVSKAJA di Becco Giallo editore è un coraggioso libro che sfida adolescenti ritrosi e opinione pubblica.
E’ un innovativo  “ graphic novel “, un romanzo a fumetti dalla grafica raffinata, dai contenuti forse scomodi ma che invitano a quelle sane domande critiche ed ai molti spunti di riflessione di cui il pensiero di un adolescente e non solo, dovrebbe nutrirsi … [segue ]