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Mia mamma è un gorilla, e allora?

E poi, onestamente, certe volte trovavo un po’ esagerata tutta quella mania di lavarsi. Da quel che avevo capito, ci si poteva piazzare al lavandino e strofinarsi per anni interi, però, non appena si fosse smesso, ci si sarebbe subito sporcati di nuovo. Ma questa è una cosa che non avevo mai osato dire a Gerda. Lei ripeteva che era “un’ironia della sorte”, quella di essersi ritrovata sul groppone una sudiciona come me. Io non capivo bene che cosa significasse, ma di certo non era niente di buono…”

 

Storielle al contrario.

Oirartnoc è il nome di una città, ma è l’unica alla rovescia. Anche la lingua è singolare, molte delle parole e dei nomi propri sono al contrario/oirartnoc. Alle domande si risponde ìs o on, e si esulta con “aviv!”. Anche le maestre, che giocano a calcio durante l’intervallo, gridano “LOG! LOG!”, mentre gli alunni le richiamano a gran voce perché è suonata la campanella e le maestre dovrebbero tornare in classe. Che fatica farle smettere, affu!

Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza

“… Le lumache sapevano di essere lente e silenziose, molto lente e molto silenziose, e sapevano anche che quella lentezza e quel silenzio le rendevano vulnerabili…

Lo scoiattolo squittisce e salta svelto di ramo in ramo, il cardellino e la gazza volano veloci, uno canta e l’altra stride, il gatto e il cane corrono veloci, uno miagola e l’altro abbaia, ma noi siamo lente e silenziose, è la vita e non c’è niente da fare…”

Le relazioni pericolose

Il romanzo epistolare del generale Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos, titolo originale Les liaisons dangereuses, è uno di quei libri che bisogna leggere nell’arco di una vita, anche se è stato scritto molte vite fa, nel 1782 per la precisione. L’autore era un militare, non uno scrittore “di professione”, sicuramente penne più illustri, come quella di Diderot o de Sade, hanno analizzato con la stessa spietata freddezza gli abissi più oscuri dell’animo umano.