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Scrittura come mestiere: coraggio e talento contano. Due casi d’oltremanica

Tema del mese: scrivere ai tempi di Twitter. Abbiamo chiesto a Isabella Paglia il suo contributo. Di seguito il caso di due scrittrici anglofone al loro primo libro.

Pochi, si sa, nella vita riescono a fare lo scrittore o la scrittrice prefiggendosi scientificamente questo obiettivo, e guadagnando abbastanza da sopravvivere, fin dall’inizio. Lo so sulla mia pelle e mi piace per questo segnalarvi due autrici esordienti che per coraggio e talento hanno sfidato la sorte cimentandosi nella scrittura. Se hai una storia dentro, prima o poi giunge l’ora in cui senti di doverla tirare fuori e con molta costanza e fortuna, se non molli, ci riesci anche, come le due esordienti che vi segnalo.

Crisi economica e opera prima

Tema del mese: Scrivere ai tempi di Twitter e della crisi. Abbiamo chiesto a Carla Casazza, responsabile della rubrica First Circle del nostro sito, un suo commento.

Se già qualche anno fa era difficile per gli esordienti essere pubblicati da una casa editrice seria, oggi – con la crisi che morde sempre più a morte l’editoria – è davvero un’impresa titanica. Sono pochi gli editori disposti a rischiare e investire su opere che possono essere belle, ben scritte, coinvolgenti quanto vogliamo, ma richiedono grandi energie promozionali per colpire i lettori, e non offrono garanzie di vendita, quando già le vendite dei grandi autori sono esigue.
Esistono per fortuna ancora editori coraggiosi, ma questo coraggio è sempre più appannaggio di case editrici medio-piccole, mentre i colossi nazionali lasciano davvero poco spazio ad avventure con esordienti.

Scrivere e leggere nell’era di Twitter

Tema del mese. Scrivere ai tempi di twitter e letteratura di esordio. Ringrazio Carla Casazza e Isabella Paglia per i loro interventi.

Non molto tempo fa, commentando con Paola Manduca il successo di lettori di un suo articolo sulle “sfumature”, il libro dal grande successo planetario di James su BookAvenue, abbiamo convenuto sulla enorme disponibilità in rete di cose da sapere: ogni libro ha la sua recensione anche il più brutto, dicevamo. Ma la quantità di risorse disponibili sulla rete, impongono anche processi di lettura più rapidi tali da fruire di risposte capaci di soddisfare i nostri bisogni di sapere il più velocemente possibile. Oppure è vero il suo contrario? La velocità con cui si legge rende necessaria un’informazione didascalica. Della serie: siate brevi e vi leggeremo.