E’ morto a Londra dopo una lunga malattia Sir Vidiadhar Surajprasad Naipaul. Aveva ottantasei anni. È considerato uno dei romanzieri più grandi della nostra epoca e ha vinto sia il Booker Prize che il Premio Nobel per la letteratura nel 2001 con la seguente motivazione: “per aver unito una descrizione percettiva ad un esame accurato incorruttibile costringendoci a vedere la presenza di storie soppresse”. Il grande autore, tuttavia, non avrebbe vinto alcun premio per la sua vita privata se mai ce ne fosse stato uno.>>
S.V.Naipaul, tormentò la sua prima moglie per quattro decenni, frequentò le prostitute e mantenne un’amante per ventiquattro anni prima che l’ abbandonasse per sposare un’altra donna. Il suo biografo, Patrick French, ha definito la vita del grande scrittore tormentata dai suoi vizi. Patricia Naipaul, sposata con l’autore per 41 anni dal 1955, ha sempre saputo della sua amante di lunga data, Margaret Gooding, quasi fin dall’inizio e ha sofferto per quasi un quarto di secolo intrappolata nel triangolo affettivo. Secondo lo scrittore francese, la moglie apprese che suo marito frequentava regolarmente prostitute a Londra dopo essersene vantato in un’intervista rilasciata nel 1994: si era appena sottoposta ad una mastectomia ed era in remissione per cancro, ragione per la quale morì successivamente.
Uno scrittore dalla prosa levigata, ma un uomo ispido, non privo di aspetti biografici sgradevoli: figlio delle colonie approdato ai lidi dell’assimilazione con l’elite britannica e a una visione delle cose improntata alle idee dell’occidente più scettico. Così la Gran Bretagna, il mondo della cultura e le non molte persone a lui vicine ricordano oggi V.S. Naipaul, romanziere e saggista anglo-caraibico di radici familiari indiane.
Dall’articolo dell’ansa si legge: “E’ stato un gigante in tutto ciò che ha fatto e ci ha lasciato nell’abbraccio di coloro che ha amato dopo aver vissuto una vita piena di meravigliosa creatività e di conquiste”, ha dichiarato la seconda moglie Nadira, columnist di origine pachistana, nel rendergli omaggio.
Tra i suoi libri:
Alla curva del Fiume (ora Sull’ansa del Fiume) Adelphi
Uno dei libri più fortunati di Naipaul, ma anche il suo più esplicito omaggio all’amato Conrad. Un libro in cui il suo sguardo si concreta, più che in ogni altro, in una prosa iperrealista, ipnotica e allucinata.
Lo scrittore e il mondo, Adelphi
Chi desidera sapere – nel senso innanzitutto di vedere – come è fatto il mondo, oggi e l’altro ieri, non ha che da aprire questi reportage di Naipaul, che coprono quattro decenni e abbracciano quattro continenti, soffermandosi anche in luoghi-crocevia come la «sua» Trinidad.
per Bookavenue, Giovanna Di Ciacco