Quando si sale su una giostra, una qualsiasi giostra, valgono solo due regole: ci sei su/decidi di scendere. E’ il bivio di fronte al quale ti trovi tu, Leone, ma continuare a vedere i vantaggi dello scendere quando si è su o fare il contrario – apprezzare lo stare su e girare vorticosamente una volta deciso di scendere – ti rende agitato e perennemente scontento (e non potrebbe che essere così). Perciò deciditi, anche se le stelle dicono che hai tutto il tempo per rifletterci con calma.
La giostra dei criceti, Antonio Manzini
– Ma stai scherzando? – ribattè Augusto confuso e spaventato.
– Cioè tu mi stai dicendo che io avrei parlato di Hitler con te? – disse Ferdinando alzandosi in piedi. Il ciuffo di capelli bianchi gli andò di nuovo davanti agli occhi.
– Sì e del fatto che se c’è stato l’olocausto grazie a quello gli ebrei sono tornati alla Terra Promessa.
– Sei impazzito? Io avrei giustificato Hitler?
– Anche l’eutanasia.
– Augusto, ma sei ubriaco? – urlò Ferdinando. Le voci nei corridoi dei gesuiti si azzittirono. – O sei uscito di senno? Stai prendendo delle medicine?
L’Aulin, – rispose Augusto, con volce calma e piatta.