Come e perché si diventa nazisti?
E’ questa la domanda che si pone Martin Pollack riferendosi alla famiglia paterna. La risposta si trova nella sua indagine. Indagine che ora Keller ha il merito di ripubblicare.
Con una ricerca che si avvale degli strumenti dello storico e di una scrittura brillante, Pollack compie un viaggio alle radici della dissoluzione dell’impero Asburgico e della nascita del nazismo.
Biografia familiare e racconto dell’ascesa del nazismo in Austria; troviamo tutto ciò in questo “piccolo gioiello” (Magris). Intrecciando i racconti familiari, gli articoli di giornale, i taccuini paterni e le carte d’archivio, lo scrittore ricostruisce la vita della propria famiglia,partendo dalla Krajna asburgica di fine ottocento, luogo di origine, fino al bunker al confine del Brennero, dove il padre fu ucciso nell’immediato dopoguerra.
In questo modo l’autore indaga i rapporti e i conflitti tra sloveni e austriaci nella città di nascita paterna, mettendoli in relazione con la sua adesione al nazismo e con la carriera nella Gestapo. Ripercorre così le strade del padre attraverso gli archivi dell’Europa orientale, dove prestò servizio.
Un’appassionante ricostruzione vista con gli occhi di un ufficiale delle SS.
per BookAvenue, Davide Zotto
Il libro
Martin Pollack,
Galizia,
Keller editore
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L’autore
Nato nel 1944 a Bad Hall, MArtin Pollak ha studiato slavistica e storia dell’Europa orientale. È traduttore dal polacco (vari i reportage di Kapuściński che ha fatto conoscere nel mondo tedesco), giornalista e scrittore. È stato corrispondente dall’estero per lo «Spiegel», a Vienna e Varsavia tra il 1987 e il 1998. Il suo lavoro è stato premiato tra gli altri con l’Ehrenpreis des österreichischen Buchhandels für Toleranz in Denken und Handeln (2007) e con il Leipziger Buchpreis zur Europäischen Verständigung (2001). Vive nel Burgenland e a Vienna. Tra i suoi libri più recenti: Il morto nel bunker (Bollati Boringhieri, 2007), Kaiser von Amerika. Die große Flucht aus Galizien (2010).