Tra bilanci e nuovi slanci
I primi fanno fatica a quadrare. Lo dicono tutti. Lo diciamo anche noi. Sugli slanci molti hanno appeso le scarpe ai chiodi e mollato la spugna. Noi no. Siamo in pieno tsunami… cambierà il modo in cui leggeremo e gli editori pubblicheranno. Non il senso e la ragione per cui si è editori, autori o lettori. La vita nuova si affronta. L’aurora va forzata.
Il libro, sia esso cartaceo o in formato digitale, non è uno strumento neutro per la democrazia di un Paese.
Questo noi lo abbiamo capito 10 anni fa quando abbiamo scelto di metter su una comunità di lettori dal nulla, di farlo come una scommessa senza scopo di lucro. Come una porta aperta alla gente come lo sono, del resto, le nostre librerie.. Una porta aperta alle frontiere della letteratura, della storia e delle geografie, come dice il nostro manifesto.>>
Ieri era una intuizione, oggi i nostri contributi di idee sono storia. Spesso cronaca. Non è vero, Paola Manduca, Isabella Paglia, Silvia Belcastro, Antonio Capitano, Carla Casazza, Marco Crestani, Gioia Marchegiani, Francesca Mariucci, Livia Rocchi, Cristiana Pezzetta, Francesca Schirone, Àlen Loreti, Layla El Sayed, Valeria Merlini, Agnese Trocchi, Luca Rizzuti?
Ecco perché quello che sta accadendo nel nostro settore non ci fa paura. Ci spinge a ripensare le forme e i modi per continuare a scrivere di buoni libri, utili, necessari per educare cittadini e cittadine. Abbiamo una storia e un “catalogo” di parole, autori che si mettono in gioco e lettori che non si lasciano gabbare dalle mode, nemmeno quelle editoriali.
Fino a quando ci saranno libri di cui parlare, noi ci saremo. Abbiamo un sogno che è un progetto, articolato per voci e interventi, lo abbiamo chiamato BookAvenue e contiamo su ognuno di voi. Quest’anno siete stati novecentomila.
Grazie a tutti
Michele Genchi