Si chiama “Destinazione Italia” ed è il nuovo decreto del governo Letta, il primo atto in ottica crescita varato dall’esecutivo dopo la conferma della fiducia da parte di entrambe le Camere, avvenuta mercoledì 11 dicembre.
In realtà, il progetto che prende il nome “Destinazione Italia” è composto da due atti approvati mercoledì dal Consiglio dei ministri: un decreto e un disegno di legge, che, in giornata, sono rientrati nel punto all’ordine del giorno del Cdm così anticipato: “interventi urgenti di avvio del Piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.>>
Tra le diverse attività messe in campo dal Governo Letta, quella che ci preme segnalare è l’approvazione di alcune misure in favore dell’acquisto dei libri dove, tra l’altri, si potrà prevedere una detrazione fiscale del 19%, operazione confermata dal ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, al termine del Consiglio dei ministri.
Un grandissimo risultato, dunque, segna la data di mercoledì: un risultato che da anni veniva richiesto dalle lobbies dell’editoria (Anarpe, Aie,Ali) che può solo ora considerarsi raggiunto. La detrazione pare non riguarderà soltanto i libri di scuola, ma qualsiasi libro e varrà previa esibizione di adeguata documentazione.
Il titolo dell’articolo di riferimento (art. 17 dell’ultima bozza del collegato Mise alla Stabilità) è “Misure per favorire la diffusione della lettura”, che ci lascia quindi ben sperare. Lo stesso afferma che le famiglie e le persone giuridiche (che non usufruiscono già di detrazione Iva) avranno da oggi la possibilità di usufruire di una detrazione d’imposta del 19% per l’ acquisto di libri muniti di codice Isbn, fino ad una spesa annua di duemila euro, di cui mille per l’acquisto di libri di testo.
La detrazione varrà per gli anni 2014, 2015 e 2016 ed è prevista una copertura finanziaria di circa 50 milioni di euro….
Il prossimo passo auspicato, è mettere mano alla legge Levi i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
La deriva in fatto di sconti con l’assurda deregulation raggiunta (oggi si fanno gli sconti in maniera verticale, sul singolo autore, sulla collana e naturalmente sull’editore: altro che “campagna” due volte l’anno…) ha chiarito il fallimento delle tante sirene che hanno cantato l’auspicio della legge, che non ha salvato editori e librerie indipendenti da un ulteriore arretramento dei loro conti (trascinando con loro tutti gli altri).
Della serie: ve l’avevamo detto.