Francesca Schirone 
A far correre le dita sullo scaffale di casa mi fermo al tocco di alcuni dischi: LAND OF THE MIDNIGHT SUN,ELEGANT GYPSY,CASINO, il grandissimo FRIDAY NIGHT IN SAN FRANCISCO (con McLaughin e Paco de Lucia), SPLENDIDO HOTEL, ELECTRIC RENDEZVOUS, SCENARIO, CIELO E TERRA, DI MEOLA PLAYS PIAZZOLLA,WORLD SINFONIA, HEART OF THE IMMIGRANTS, THE INFINITE DESIRE, FLESH ON FLESH, REVISITED, CONSEQUENCE OF CHAOS.
Come recita il titolo di uno di essi, sto parlando di Al Di Meola.
Le riviste specializzate di tutto il mondo lo citano senza sosta da ormai venticinque anni come uno dei più virtuosi del jazz strumentale contemporaneo. La celebrata carriera musicale di Al Di Meola ha raccolto e sperimentato un vasto spettro di emozioni in un unico stile che comprende molteplici influenze.
Si passa dalla velocità impressionante dei suoi primi assoli alla sfida e al trionfo del “Guitar Trio” formato da Al Di Meola, John Mclaughlin e Paco De Lucia; dalle esplorazioni brasiliane di “Cielo e Terra” e “Soaring Through A Dream” al romanticismo globale e al richiamo al Tango del gruppo acustico di Al Di Meola “World Sinfonia”.
L’ascolto dei suoi dischi continua ad ottenere risultati stupefacenti confermandomi di essere di fronte ad un pioniere musicale, oltre che un compositore ed esecutore dotato di una grazia profonda e di un delicato lirismo. Uno per tutti Mediterranean Sundance con gli altri due del leggendario terzetto.
Legatevi alla poltrona prima di inziare. Buon ascolto e alla prossima.
Libri.
Non fatevi illusioni, in Italiano non c’è nulla. Evitate, quindi, di venire in libreria a dare grane. Tra i pochi in circolazione in lingua inglese vi segnalo questo: Original Charts: 1996-2006: Guitar/Piano/Bass, che unisce biografia, testi e spartiti per chi vuole imitarlo. A presto.
