Che cosè la libertà?

folla

Ogni nuovo libro di Slavoj Žižek è un esercizio di resistenza. Il grande intellettuale da sempre si interroga sulla fine del comunismo sostituito da una forza che sembra liberatrice ma che non lo è affatto: il capitalismo. Oggi sentiamo il bisogno di proporre nuove idee di fronte a questa nuova forma di dittatura. La libertà che fornisce la possibilità di comprare qualsiasi cosa ci piaccia è una illusione di libertà. Perché ci costringe al ruolo di consumatori. Costrizione e libertà, non sono vera libertà. Michele Genchi per Libertà: una malattia senza cura, del grande filosofo sloveno.

I giorni del mare foto ©marinaandruccioli

I giorni del mare

Spesso, la nostalgia per quello che siamo stati e le cose perdute sembrano impedirci di andare avanti e invece, proprio perché abbiamo lasciato indietro parte di noi, ci consegniamo al nuovo che viene, rinnovandoci. Siamo il tempo che viviamo. Marina Andruccioli, ancora una volta ci richiama all’ordine naturale delle cose alla sua maniera. Questa volta suggerendo la lettura di Pierre Adrian.
Scopriamola insieme.

fedor dostoevkij

Leggere Dostoevskij ad agosto. Prima Puntata

Può la letteratura predire i tempi con largo anticipo? Sembrerebbe davvero di sì. La nostra collega e amica Valeria Belledi, studiosa di letteratura russa, ci invita a leggere il gigante della letteratura non attraverso un elenco di libri da leggere ma con una lunga conversazione e racconto personale. Un viaggio letterario che mette insieme le testimonianze di eventi terribili di ieri e l’attualità dell’oggi.
Un viaggio che testimonia il divenire lettori che ci terrà compagnia nel mese in tre tappe.
Questa è la prima.

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Gaza. L’altro olocausto

L’Olocausto è l’esempio per eccellenza della malvagità umana per i popoli occidentali. Nel resto del mondo, soprattutto nel Sud, l’atrocità dell’Olocausto – il genocidio – ha avuto una prossimità temporale e spaziale più vicina. Il colonialismo in Africa, le guerre distruttive in Asia e, più recentemente, il genocidio in Medio Oriente, ha plasmato la vita di miliardi di persone. Gaza, è il punto di caduta di questo dramma. L’altro olocausto, per chiamarlo con il titolo del nuovo libro di Gianfranco Longo.

Capossele, Nel caso non mi riconoscessi. part. copertina

Nel caso non mi riconoscessi

Dalla recensione di Silvia Belcastro: “Il romanzo entra senza allusioni nella stanza umana della violenza e del sadismo essenziale, e li declina in pochi tratti, tanto nel privato quanto nella politica. Sa racchiudere tutta una vita umana e tutta la Storia intorno nell’attimo di una morte qualunque, in pagine di vertiginosa prosa poetica. Si avvicina all’animo umano fino a mostrarci ferite aperte, ma ci permette soltanto di spiare, come bambini, l’ombra fresca della casa delle farfalle bianche. Lì, la sua mano ci frena sull’uscio”.

Podcast.La storia la fanno le donne parte 5: Doris Troy

I suoi genitori disapprovavano tanto l’R&B quanto il Rock ’n’roll a tal punto da chiudere in casa tutti i quattro loro figli, Doris compresa, per non fare ascoltare loro la musica del demonio che li avrebbe corrotti e dannati.
Ma dannati finirono per esserlo i due. Credo che la loro punizione all’inferno sia quella di rompere i loro timpani a furia di musica soul e così sarà per l’eternità.

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