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Dall’overtourism alle spiagge vuote, al turismo dei VIP

book beach

Da una parte le città d’arte prese d’assato, dall’altra le “spiagge vuote”. L’estate 2025 ha mostrato le due facce della stessa medaglia, fenomeno emerso a causa di un mix di fattori principalmente economici non certo dovuto alla mancanza di spiagge. Nelle città, i comuni corrono ai ripari dai B&B selvaggi. Prezzi alti e cambiamento di abitudini descrivono un mutamento di paradigma che non è solo stagionale.
Francesca Lombardi racconta quello che accade.

Torta Bucbellato ©francescalombardi

Lungo la via Francigena e i suoi sapori

antica via di pellegrinaggio che collega l’Europa nord-occidentale con Roma e, in particolare, il Sud Italia, con un prolungamento verso la Puglia per i porti di imbarco verso la Terrasanta. È nota anche come via Romea o Francisca e rappresenta uno dei percorsi più importanti del pellegrinaggio medievale. Francesca Lombardi riflette l’affermarsi del turismo sostenibile che, nella Via, trova occasioni ulteriori per scoprire luoghi di transito e sapori.

scampi

Cosa si nasconde sotto il piatto

In questo lungo articolo di Andrea Pennella, si parla di ristorazione e cambiamento di paradigma. Di come, cioè, abbiamo inteso il nostro modo di pagare il conto tra beneficio, gusto ma anche consapevolezza e sostenibilità. Da un case-history milanese una riflessione sulla ricerca di equilibrio tra impresa, costi di esercizio, tasse da pagare e offerta al consumatore. Una proposta di legge propone di tassare le mance a patto di alzare i salari.

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Ma guarda il Po

Se scrivessi che questo libro è la versione padana di Cuore di tenebra, l’autrice, imbarazzata, si sentirebbe in dovere di corrispondermi qualcosa in denaro. Ma Un’Argonauta Contromano di Marina Senesi (Ed. Il Sole 24 Ore) è un diario di bordo che ci traghetta dentro quella stessa aria rarefatta evocata dai ritmi fluviali.

Burlamacco e Ondina a spasso per Viareggio

Maschere, coriandoli e turismo «fuori stagione». Le regioni, da nord a sud, scommettono sul Carnevale, anzi sui Carnevali, da quelli storici come Putignano e Viareggio tra i più lunghi e antichi di Europa, alla battaglia delle arance di Ivrea, alle tradizionali manifestazioni in maschera di Venezia, Fano, Acireale e Agropoli, per citarne alcuni. Una scommessa importante: un’idea, quella della valorizzazione del patrimonio culturale, alla quale sono impegnati gli assessorati alla cultura dei comuni di mezza Italia. Attraverso gli eventi legati ai Carnevali storici e l’intrattenimento di piazza, l’artigianato artistico dei maestri cartapestai e le numerose esperienze da far vivere ai viaggiatori e vacanzieri, si allungano le stagionalità dei flussi turistici.
Francesca Lombardi ci racconta quello di Viareggio.

Luoghi selvaggi che selvaggi non sono.

Come a molti capiterà, un giorno smetteremo di fare quello che facciamo per forza o per scelta. La prima è legata alla fine del tempo del lavoro, per cui arriva il momento, volente o nolente, di dover andare in pensione. Gli altri, quale che sia il motivo, possono scegliere o decidere di fare il mestiere del camminatore naturalista: la cosa potrebbe rivelarsi anche remunerativa oltre che ad una spettacolare scelta di vita.

Pellegrini e viaggiatori alla ricerca di sè

C’è ancora chi pensa che viaggiare per piacere sia una cosa semplice. Basta avere un po’ di tempo, un po’ di soldi e un paio di buoni indirizzi. Ma stiamo cominciando a capire che, come la maggior parte delle attività, viaggiare è in realtà un’arte, che trae vantaggio dalla riflessione e dalla pratica sistematica. Non nasciamo sapendo come si fa, e senza esperienza cadiamo nelle trappole più ovvie. In quasi tutti i paesi ricchi del mondo, si viaggia in massa solo da mezzo secolo o poco più. Quindi c’è poco da stupirsi se solo oggi stiamo imparando a metterci in viaggio con una saggezza e un’attenzione che i nostri genitori non avevano.

I lupi hanno paura di noi

Già ci aveva avvertiti Giovanni Lindo Ferretti, il nostro catto-punk preferito, nel suo ultimo libro: stanno tornando i lupi. In alto, nella sua postazione appenninica, Ferretti ne trovava le tracce come mai prima. Quarant’anni fa il lupo lo davano per spacciato in Italia, estinto; invece lo spopolamento dei monti e l’impegno di istituzioni e volontari gli hanno restituito spazio vitale. E nelle notti d’inverno branchi di lupi o esemplari solitari attraversano borghi di montagna semideserti e sono capaci di costeggiare le nostre autostrade e transitare non lontano in linea d’aria dai sobborghi di alcuni capoluoghi di regione.