Leone, Agosto 2010

   Tempo di lettura: 1 minuto

Quando si sale su una giostra, una qualsiasi giostra, valgono solo due regole: ci sei su/decidi di scendere. E’ il bivio di fronte al quale ti trovi tu, Leone, ma continuare a vedere i vantaggi dello scendere quando si è su o fare il contrario – apprezzare lo stare su e girare vorticosamente una volta deciso di scendere – ti rende agitato e perennemente scontento (e non potrebbe che essere così). Perciò deciditi, anche se le stelle dicono che hai tutto il tempo per rifletterci con calma.

La giostra dei criceti, Antonio Manzini

–       Ma stai scherzando? – ribattè Augusto confuso e spaventato.

–       Cioè tu mi stai dicendo che io avrei parlato di Hitler con te? – disse Ferdinando alzandosi in piedi. Il ciuffo di capelli bianchi gli andò di nuovo davanti agli occhi.

–       Sì e del fatto che se c’è stato l’olocausto grazie a quello gli ebrei sono tornati alla Terra Promessa.

–       Sei impazzito? Io avrei giustificato Hitler?

–       Anche l’eutanasia.

–       Augusto, ma sei ubriaco? – urlò Ferdinando. Le voci nei corridoi dei gesuiti si azzittirono. – O sei uscito di senno? Stai prendendo delle medicine?

L’Aulin, – rispose Augusto, con volce calma e piatta.

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