Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove scluso)
Si sa l’estate si fanno di quelle cose che nel resto dell’anno non si farebbero mai…
Ci si mette a dieta, si mangiano solo carote, si indossano vestitini leggeri e minimi che a novembre non toccheremmo neanche sotto tortura, e poi…si leggono libri che nel resto dell’anno non degneremmo neanche di uno sguardo…
rizzoli
468 pagine per un falso pulp allo squacquarone
Chiedo scusa se la recensione del libro in questione non vi arriva dritto sulle scrivanie allo scoccare del mese, ma vorrei vedere voi alle prese con 468 (quattrocentosessantotto) pagine del nuovo romanzo di Isabella Santacroce. Romanzo che non coincide col suo libro più brutto, ma si tratta senza ombra di dubbio del più inutilmente lungo che sia stato mai scritto. Ho sempre trovato squallido ragionare coi libri in termini di mole, ho sempre condannato chi dichiarava di avere problemi di numeri di pagine, ma un conto sono I Fratelli Karamazov e un altro è Lulù Delacroix.
Susanna Tamaro, Il grande albero
‘Il grande albero’ è l’ultimo frutto della penna di Susanna Tamaro, Protagonista un albero, appunto, ma dalla vita eccezionale, da subito diversa da quella dei suoi simili. La Tamaro tocca con la sua creatività temi come l’amore, la natura e la continuità della vita, lungo le pieghe dell’esistenza di un abete che incontrerà l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, verra’ toccato dalla principessa Sissi, rischiera’ di diventare un violino, ascoltera’ i sussurri degli innamorati e i versi dei poeti. E poi lascera’ la radura dove e’ nato e conoscera’ la vita di una metropoli, diventando l’albero di Natale di Piazza San Pietro a Roma.
Dacia Maraini, La nave per Kobe
Per la prima volta la scrittrice Dacia Maraini si sofferma a raccontarci del suo legame con la madre svelando aspetti della storia di famiglia ancora …
L’unto senza il Signore
Ferruccio Pinotti, Ugo Gùmpel, L’unto del Signore Rizzoli Di Berlusconi molto è stato detto e scritto. Ma pochi si sono soffermati sull’intreccio di rapporti che …
Un Paese senza etica
Alberto Statera
Il Termitario
Rizzoli
Le storie di maggiore interesse partono in provincia: è lì che, se si ha voglia di indagare, appare in tutta la sua evidenza, a destra come a sinistra, la questione immorale, l’essenza di un Paese alla deriva. E’ lì che domina un’altra casta, che viene ancor prima della politica e che anzi manipola e corrompe a piacimento i politici. E’ la casta dei “signori degli appalti”, quelli che delle aste e dei concorsi truccati hanno fatto una scienza, e che le mani sulle città le hanno messe da un pezzo e non intendono toglierle.
Andrea Barbato, Mani nude
Andrea BarbatoMani nudeRizzoli Davide Bergamaschi. Occhi da bambino, corpo da adulto, forte e vivo come lo si è solo a sedici anni. Di fronte a …
Marcello Sorgi, Edda e il comunista
“La sorvegliata speciale numero 1”, come Edda amava definirsi, arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. Non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere senza l’aiuto e l’affetto di un uomo: Leonida Bongiorno, il capo del Pci locale, partigiano ed erede di una solida tradizione antifascista (suo padre aveva partecipato, nel 1929, all’organizzazione della fuga da Lipari dei confinati Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti). La loro storia è quella di un incontro intimo e travolgente che li legherà per sempre, al di là delle differenti appartenenze politiche.