Il dibattito sull’esperienza del Partito d’Azione e gli azionisti non sembra cedere all’usura del tempo tanto quanto al conflitto con cui il dibattito su quell’esperienza politica prosegue tra accuse e falsi revisionismi in specie per accusare la formazione politica e i suoi esponenti, di “astrattezza”, di “velleitarismo”, di “rigidità moralistica”.
Per fortuna, col suo saggio su “Il Partito d’Azione e gli italiani”, lo storico Claudio Novelli ha rimesso un poco d’ordine portando alla luce nuove fonti documentali, e proponendoci di rivisitare quegli anni, prima drammatici e poi (anche) esaltanti.