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La libreria di fronte alla crisi

Piccola cosmogonia portatile ad uso dei librai

Naturalmente la crisi ci affligge. Per molti, è tempo di rivedere azioni e comportamenti per meglio affrontare le turbolenze del periodo. C’è di buono che la ciclicità con cui le crisi appaiono precede la ripresa che va preparata con cura e attenzione per trovarsi pronti al momento e non disarmati. Le crisi hanno questo di bello: sono anche una grande opportunità per prepararsi al dopo crisi. Quello che molti manager ritardano a comprendere è proprio perché c’è una crisi, i fornitori di servizi aspetteranno con ansia il denaro di chiunque. E’ forse il momento giusto per destinare una parte di risorse risparmiate per costruire la ripresa di domani.

Non è un paese per giovani vol.1

Partiamo con una domanda e una statistica. La domanda è questa: ” secondo voi la cultura del vostro paese è superiore a quella deglia ltri paesi?”
Prendetevi un secondo per pensarci, poi rispondete – sempre che la domanda vi sembri sensata (ma facciamo finta che lo sia), bene.

Le risposte a questa domanda l’ha presentata in lucidissimo intervento all’ ultimo appuntamento stati generali dell’editoria, Roger Abravanel, autore di uno dei quei bestseller che qualificano l’editore che lo pubblica (il suo si chiama Meritocrazia), ed esperto consulente delle più grandi aziende del mondo, oltre che ad essere stato un manager di lungo corso. Ebbene: dopo aver dimostrato che gli italiani si percepiscono in crisi ( e lo sono: basta sfogliare i giornali di questi mesi) e che i dati confermano questa percezione, Abravanel spiega che in Italia la percentuale di persone in accordo con l’affermazione “la nostra cultura è superiore” è del 68% contro il 23% di quelle che non lo sono.

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Fernando Pessoa e i gioielli di famiglia

foto autoreLisbona, luglio.
L’ultima paura coinvolge il ministero dei beni culturali portoghese e non per un caso di corruzione e neanche per furto di preziosi rubati, ma per un poeta e… della corrispondenza. Come accade in questi casi, quello che accade è una finestra da dove osservare il carattere di una nazione.

Cosa è successo: gli anziani eredi di Fernando Pessoa, il (mio) grande scrittore portoghese, hanno messo all’asta la corrispondenza tra il loro celebre congiunto e Aleister Crowley, un altro grande del 20° secolo e non solo britannico per questioni anagrafiche (si sa: la letteratura rende cittadini del mondo), mistico, alpinista, scrittore e praticante di magia nera. Il Ministro portoghese della cultura José António Pinto Ribeiro è tra coloro che hanno soccorso la memoria storica del Paese prima che le lettere lascino il Portogallo. Gli eredi hanno già venduto più di un manoscritto o diari di Pessoa, che la Biblioteca Nazionale del Portogallo ha acquistato periodicamente fino all’anno scorso. Dal momento che gran parte del lavoro di Pessoa rimane inedito, gli studiosi temono che la dispersione dei documenti (ha lasciato dietro di se circa 30000 documenti tra scritti, storie e romanzi ancora inediti) renda più complesso da decifrare ciò che resta di uno dei più “voluminosi” fra i grandi scrittori dell’era moderna.

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Un milione di copie per Jody Picoult

foto autoreL’Autrice.
Long Island, New York, Jodi Picoult era convinta che la tranquillità, suburbana non avrebbe offerto alcuna ispirazione per la sua: quella di essere una scrittrice. Non vi è stato alcuna dramma; solo il quotidiano delle famiglie che vivono la loro vita. Alla fine, però, la storia di questa sfida è diventata il nucleo dei romanzi di Jodi Picoult fino a farne dei bestseller a ripetizione. Picoult ha studiato scrittura creativa all’Università di Princeton, e prima della laurea, aveva pubblicato due brevi racconti su una rivista:la Seventeen che l’ha lanciata. Questo successo ha ispirato Picoult a dedicare la sua vita alla scrittura. Dopo il college, ha pagato i suoi conti con una serie di lavori diversi, e ha anche insegnato inglese. Matrimonio e figli a seguire, e mentre era incinta del suo primo figlio, ha scritto il suo primo romanzo, Songs of Megaptera, un libro straordinario che ha consacrato l’autrice a quelli che il mondo letterario mette di solito in grassetto.