Il vantaggio del male sul bene, spiega Franco Cassano in L’umiltà del male (Laterza), dipende dalla sua antica confidenza con la fragilità degli uomini. Il demagogo e il dominatore conoscono a fondo le debolezze degli uomini e sanno volgerle a proprio vantaggio.
Il bene (chi lotta per la libertà) è invece “così preso dall’ansia di raggiungere le sue vette che spesso finisce per voltare le spalle all’imperfezione dell’uomo, lasciandola tutta nelle mani delle strategie del male. Chi ha gli occhi fissi solo sul bene, spesso ha deciso di non guardare altrove: l’urgenza di giudicare, di misurare l’essere sul metro del dover essere, lo porta a guardare con impazienza chi rimane indietro, e tale mancanza di curiosità lo porta alla sconfitta. Il male approfitta della distrazione o della boria del bene per mettere le tende e costruire alleanze”.