Pacato ed energico al tempo stesso, don Isidro Parodi prepara un mate in un piccolo bricco celeste nella cella 273 del Penitenziario Nazionale. Lo offre al suo amico Molinari che non vede l’ora di raccontargli dell’avventura che gli ha sconvolto la vita, ma sa che è inutile mettere fretta a don Isidro.
Molinari comincia allora da altro parlandogli delle corse dei cavalli, che non sono più quelle di una volta… Don Isidro non lo bada e ricomincia a parlar male degli italiani, che si sono infilati dappertutto, senza rispetto nemmeno per il Penitenziario Nazionale.