Compagni di Camera. La solitudine del parlamentare

“Teresa, per favore, mi porti una lente d’ingrandimento!”. Quanto può diventare piccolo un giornalista di peso, lui calcola 120 chili, che si mette in politica? Può diventare piccolo, trasparente, anzi invisibile.  Giancarlo Mazzuca nel suo ultimo libro ‘Compagni di Camera’, Minerva Edizioni, scrive che nella legislatura appena conclusa, vissuta da parlamentare del Pdl, si è sentito “un niente, come dimostra la foto della retrocopertina: un emiciclo vuoto con un unico omino, lassù, in alto. Completamente solo. Quell’omino sono io”.

Luzzatto sul partigiano Levi vuole solo “épater les bourgeois”

Il libro di Sergio Luzzatto sul partigiano Primo Levi e l’uccisione da parte della sua banda di due compagni, è diventato un cold case: dalla lettera alla Stampa dei parenti di una delle vittime i motivi dell’omicidio sembrano diversi da quelli ipotizzati dall’autore di Partigia. Pretendere di capire attraverso l’esperienza individuale di Primo Levi la “zona grigia” della Resistenza o “guerra civile” del ’43-’45 è un’impresa bizzarra per uno storico. Il fuoco amico è frequente in guerra e, quindi anche in formazioni armate politicamente e culturalmente eterogenee, in qualsiasi tempo e luogo. Nelle bande partigiane vi furono conflitti di ogni tipo, rese dei conti, omicidi, etc., e concentrare tutta l’attenzione su Primo Levi per spiegare questi fenomeni è piuttosto singolare.

Il Dan Brown di casa nostra

“Il libro segreto di Dante” è un bestseller che prende le mosse dal più famoso bestseller della storia della letteratura, “La Divina Commedia“. L’autore è un professore di liceo, Francesco Fioretti, 53 anni. Abruzzese di origini siciliane, Fioretti si è laureato in lettere a Firenze, ha preso un dottorato in studi danteschi all’università tedesca di Eichstatt, ha insegnato a Bergamo e poi a Fano.Da qualche anno Fioretti aveva un libro nel cassetto e una domanda: “Riuscirò mai a diventare uno scrittore?” La risposta è stata “sì”. Il libro, pubblicato nel 2011 da Newton Compton, è arrivato a vendere 300 mila copie, è stato ristampato in 31 edizioni, i diritti venduti in Spagna, Serbia, Corea, Russia, Brasile, Polonia, Olanda.

Walter Siti ha vinto il Premio Strega 2013

E’ il premio letterario più ambito da editori e scrittori e il perché è facile da capire: il libro che vince lo Strega ha un’impennata nelle vendite, almeno 100mila copie in più, calcolano gli esperti del settore.
Il Toto-Strega di questi giorni ha dato sempre per favorito Walter Siti e i pronostici hanno avuto ragione confermando l’Autore, nella serata di Villa Giulia, vincitore con 165 voti (quasi il doppio del secondo arrivato).>>

Il linguaggio gestuale degli italiani: dal “tutorial” del NY Times ai vasi greci

“Le mani: sono immobili a Londra, si muovono a Parigi, si agitano vorticosamente a Roma, dove sono le eliche del pensiero”: lo scriveva oltre mezzo secolo fa l’umorista francese Pierre Daninos. Che gli italiani gesticolino non è una notizia: è uno stereotipo, un luogo comune, ma uno di quei luoghi comuni verissimi. Per noi è così naturale e scontato da trovare quasi ridicolo che il New York Times ci dedichi un articolo. Ma il pezzo scritto da Rachel Donadio (cognome che tradisce le origini italiane) è divertente, ragionato e – per i non italiani – anche molto utile, visto che è accompagnato da video e foto che illustrano il significato di gesti per noi molto familiari. >>

I Fenici scoprirono l’America duemila anni prima di Colombo

L’America fu scoperta dagli abili navigatori Fenici, già prima dei Romani, ma poi fu dimenticata. A sostenerlo è il fisico Lucio Russo che nel suo libro “L’America Dimenticata“, edito da Mondadori Università, evidenzia un errore sistematico presente nelle carte geografiche dei secoli successivi e che secondo il fisico rappresenterebbe una prova inequivocabile dei contatti tra le popolazioni del Mediterraneo del II secolo avanti Cristo e le isole delle piccole Antille.

Se la religione censura Nabokov e Marquez

E’ polemica nel mondo della cultura in Russia, dove oggi un alto responsabile del patriarcato di Mosca ha messo sotto accusa due classici come ‘Lolita’ di Vladimir Nabokov e ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez per i loro contenuti pedofili.
‘Dobbiamo discutere per definire in che misura queste opere giustificano la pedofilia. E’ un fatto che in Occidente c’era una opinione molto negativa nei lori confronti, poi questo è cambiato”, ha osservato in una intervista Vsevolod Chaplin, capo del dipartimento pubbliche relazioni della Chiesa ortodossa.