Il bello del pop è che non stanca mai mai mai e, a leggere le storie dei protagonisti di questa musica, ti rimette in pace con il cielo. Molte delle storie che vi ho raccontanto in questa rubrica hanno una parola in comune: “speranza”. Sono, tutte storie di persone che per motivi diversi hanno cominciato a cantare o suonare in chiesa e, nella maggior parte dei casi, nei sottoscala delle loro abitazioni, ma la tenacia, la forza, e il talento unitamente alla grande “speranza” di arrivare da qualche parte, anche a costo di prendere un treno per una destinazione lontana da casa, ha permesso loro di diventare i nostri idoli musicali di oggi ai quali rivolgiamo il nostro incondizionato amore.
Podcast. Pharrell Williams: don’t worry, be… Happy!





Ecco gli appuntamenti dell’ICWA (Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi) aperti al pubblico durante la Bologna Children’s Book Fair 2014
I titoli tradotti male non sono una prerogativa del cinema: A Venezia un dicembre rosso shocking (don’t look now), Per favore non toccate le vecchiette (The producers), Vogliamo vivere! (To be or not to be) e l’intramontabile Non drammatizziamo… è solo una questione di corna (Domicile conjugal) hanno il loro equivalente letterario, solo che se ne parla meno.
Un chitarrista, semplicemente un chitarrista si definiva Paco de Lucia. Lui, invece, era un musicista di fama mondiale che ha abbagliato il pubblico con i suoi ritmi di flamenco e la sua fulminea velocità con cui faceva lavorare le dita sulla chitarra. Paco De Lucia ha forse ricevuto il dono di una buona morte anche se improvvisa, inaspettata, istantanea. Era su una spiaggia del Messico a Cancun, come raccontano le cronache, con la sua famiglia. Aveva appena finito di giocare con i figli, Aveva 66 anni.
. Quale è il ruolo degli intellettuali in questi di tempi di crisi diffusa? Non è forse quello di indicare una strada? Viviamo un periodo di enorme smarrimento con una sindrome da scontentezza generalizzata. Un’insoddisfazione planetaria che sta modificando lo stato d’animo di uomini e paesi. Mappa Mundi, il nuovo libro di Domenico De Masi, indaga, alla stregua di un trattato ma con pregevole immediatezza, l’universo dei principali modelli di riferimento della società. L’autore, riesce con competenza a trasmettere l’esigenza della creazione di un nuovo modello di vita attraverso la capillare descrizione di quanto è avvenuto storicamente grazie al coraggio delle idee e delle azioni capaci di ribaltare, anche a caro prezzo, la situazione preesistente.


Non è un tema nuovo, lo so, ma ha preso una piega tecnologica insolita (almeno per me) con questa