Qualche tempo fa, in una conversazione telefonica con il mio amico Marco Crestani, avevamo diffusamente e amorevolmente parlato “della” Munro. L’occasione era l’annuncio di Einaudi della pubblicazione di un inedito, disponibile in libreria, con il titolo: “La danza delle ombre felici”. Le nostre parole (e il relativo costo della lunga telefonata) furono portatori, in tutta evidenza, dei buoni auspici sperati, a vedere come poi sono andate le cose… (con un carico da Nobel!) Ma chi è Alice Munro e che cosa scrive è un lavoro che andava fatto a beneficio dei lettori di Bookavenue. Ben lontani dal decidere di essere altro (quello del critico, non è il mio e nostro mestiere qui), ho voluto fare ricerca per capire – io per primo – chi è e cosa ha scritto il premio Nobel.
Avvertenza: ci vogliono circa 15 minuti per leggere tutto quello che segue. Decidete prima se volete procedere sapendo che, facendolo, dareste enorme soddisfazione ad un onesto, serio e accurato lavoro di redazione. La signorina Paola Manduca, sono certo, sarà felice che me ne sia occupato.
Tutto quello che avreste voluto sapere su Alice Munro e non avete mai osato chiedere




Cos’altro dire di questo straordinario testimone del secolo? Quali parole usare per raccontare la sua indimenticabile voce, il suo enorme talento, la sua monumentale reputazione di artista? Poco. Davvero molto poco. Su Ray Charles molti, meglio di me, hanno saputo raccontare di come abbia aperto la strada alla musica “soul”, nata sperimentando la fusione dei generi Rhythm & blues, gospel, e blues. Le sue registrazioni sono tutte, e dico tutte, magnifiche e sempre caratterizzate dalle sue grida e urlate che hanno pervaso la cultura musicale di tutto il mondo.
Perché dobbiamo aspettare l’ennesima tragica onda per fare in modo che l’Europa prima, e l’Onu poi, sollecitino i paesi ad aprire le loro frontiere agli immigrati apolidi?





Il mondo ha bisogno di dialogo e albi da colorare. Ma il libro italiano è più vivo che mai.