Fabrizio Fides è un bravo libraio e intellettuale. Il suo sarcasmo ai commenti sul Nobel al poeta svedese Transtromer nascondevano, non troppo, la sua profonda delusione per il mancato premio a quello che considera il più grande scrittore vivente. Naturalmente condivido la sua delusione anche se da sempre faccio il tifo per Philip Roth, il quale, a questo punto, può presentarsi davanti al suo Creatore senza l’ambito riconoscimento. Chi mi legge lo sa da sempre: è Roth il più grande, Murakami è solo il suo gregario.
L’articolo che segue è, in definitiva, un omaggio al grande “secondo” di Kyoto sperando che un giorno possa andare a prendersi a Oslo la sua pergamena.